Non ci voleva certo un altro mucchio di numeri conditi di percentuali per dirci che qui, in
Calabria, il “
giorno di paga” arriva quando arriva. Basta tirare la testa fuori dal sacco per capire che il posto fisso, finanche quello precario, non sono più la regola che garantisce il pane quotidiano. Sono andati in pensione e, con loro, anche i sogni di stabilità e i grandi brindisi che accompagnavano la firma di un contratto. Le statistiche, dicevamo, non fanno altro che mettere un punto a una consapevolezza che fa ormai parte dell’immaginario calabro, fatto di saracinesche chiuse girato ogni angolo, di valigie e zaini in spalla verso un’isola più felice, di portafogli abbottonati anche fra scaffali e bancarelle, di code che si allungano nei tornelli della Caritas. Quello sporco lavoro che nessuno vuole fare, insomma, tocca sempre alla stampa, pronta a girare il coltello in una ferita aperta che per rimarginarsi ce ne vuole. In questo caso, però, al di là di quelle borse piene di parole dure che i giornalisti sono soliti portarsi a tracolla, facciamo un po’ di spazio alle “buone notizie” e a ciò che, nel piccolo ma concretamente, il cittadino può fare per far risalire la china all’occupazione del Mezzogiorno. A cominciare dalle giovani donne svantaggiate residenti in Calabria e di età non superiore a 35 anni che, attraverso le politiche di re-impiego 2012-2014, fino al 15 novembre potranno presentare domanda per usufruire di aiuti all’assunzione sotto forma di integrazione salariale, per un importo massimo di 8000 euro durante un periodo di 12 mesi. Aprire un’attività è più facile e anche i soggetti molto svantaggiati, con l’iniziativa
“Microcredito”, potranno accedere al credito e all’erogazione di finanziamenti per la creazione d’impresa. Si premia la voglia di fare impresa, insomma, e la promozione di progetti imprenditoriali innovativi: è il caso anche dalla misura
“Smart&Start”, che rispettivamente copre i costi di gestione dei primi anni di attività e prevede contributi a sostegno delle spese di investimento iniziali, per le nuove piccole imprese calabresi. L’informativa de
“L’Eco dello Jonio” non si ferma certo qui: nei prossimi numeri ancora bandi e agevolazioni, perché a volte anche le “buone notizie” non vengono mai da sole.