Corigliano-Rossano nella rete della Gdf: scoperta maxi frode fiscale da 109 milioni di euro
Le Fiamme Gialle hanno rilevato un sistema di false fatturazioni per annullare il debito Iva. Arresti e sequestri per autoriciclaggio nell'area urbana di Corigliano

CORIGLIANO-ROSSANO – All’alba di oggi la Guardia di Finanza ha sgominato un vasto giro di frodi fiscali e autoriciclaggio nel settore della commercializzazione di pneumatici, con base operativa a Corigliano. Sei le persone coinvolte nell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal dottor Alessandro D’Alessio: una è finita agli arresti domiciliari, un altro disposto l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria e per altri 4, invece, è stata disposta la sospensione dell'attività professionale e commerciale.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’organizzazione avrebbe emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti con l’obiettivo di azzerare il debito Iva verso l’erario. Il giro d’affari contestato supera i 109 milioni di euro, con 40 milioni di euro di volume non dichiarato e una evasione Iva stimata in oltre 8 milioni di euro. Parte del profitto illecito – oltre 500mila euro – sarebbe stato reinvestito nell’acquisto di capannoni e appartamenti, configurando l’ipotesi di autoriciclaggio.
L’operazione, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza con il supporto della Compagnia di Corigliano-Rossano, ha eseguito le misure cautelari e i relativi sequestri disposti dall’autorità giudiziaria. Una nuova, pesante ferita al tessuto economico sano della Sibaritide.