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Società inesistenti ma immobili veri e tanti soldi contanti: ecco cosa c’è dietro l’operazione della GdF

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CORIGLIANO-ROSSANO — L’operazione eseguita questa mattina dalla Guardia di Finanza (leggi qui la notizia) rappresenta solo la prima fase di un’inchiesta ben più profonda e strutturata.

L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, ha accertato la presenza di una associazione a delinquere stabile e organizzata, capace di creare e gestire una rete di 15 società “cartiere” tra Calabria e Campania. 

L’esecuzione dei provvedimenti - ricordiamo - è stata condotta, infatti, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, con intervento principale della Compagnia di Corigliano-Rossano, guidata dal Capitano Gianpaolo Raho, e con il supporto del Gruppo fiamme gialle di Torre Annunziata (NA).

Cosa sono le “Cartiere”

Le cosiddette società cartiere sono imprese fittizie, create solo sulla carta, prive di personale, attività produttiva o clienti reali. La loro funzione non è commerciale, ma puramente strumentale alla frode: emettono fatture per operazioni mai avvenute, consentendo a terzi di annullare il debito IVA e di ripulire denaro illecito facendolo transitare in modo formalmente regolare.

Sequestrati 37 immobili, aziende e conti per 16,7 milioni di euro

Già nel luglio scorso erano stati eseguiti — su decreto del GIP del Tribunale di Castrovillari, Orvieto Matonti, su richiesta del Sostituto Procuratore Luca Primicerio — sequestri preventivi per un valore complessivo pari a 16.764.849 euro, comprensivi di: 37 immobili, 20 automezzi, 1,6 milioni di euro in contanti, quote societarie, carte di credito e interi complessi aziendali nel settore dei pneumatici.

68 milioni di fatture false e 40 milioni mai dichiarati al fisco

Secondo l’impianto accusatorio, le società cartiere avrebbero emesso false fatture per un imponibile superiore a 68 milioni di euro, cui si aggiungono 14,5 milioni di IVA virtuale, e indicato in dichiarazione crediti inesistenti per altri 40 milioni di euro, azzerando di fatto ogni obbligo verso l’erario. Per cinque annualità consecutive non sarebbero state presentate dichiarazioni fiscali, con oltre 8,7 milioni di IVA evasa.

Misure esecutive e interdizioni professionali

Con i provvedimenti eseguiti oggi, sono state applicate misure cautelari personali (arresti domiciliari e obbligo di presentazione alla P.G.) nei confronti di due soggetti, e interdizioni della durata di 10 mesi da qualsiasi attività connessa alla vendita o intermediazione di pneumatici per ulteriori cinque indagati.

Il Tribunale del Riesame di Cosenza ha già confermato integralmente la gravità del quadro investigativo, respingendo ogni ricorso difensivo. Le indagini proseguono ora per ricostruire l’intera filiera dei possibili beneficiari finali del sistema di frode.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.