Partono i cantieri del Crati, Straface: «Rispettati tempi e procedure. Simbolo di una Regione che agisce»
La consigliera regionale: «Non è soltanto un’opera idraulica: è una scelta di civiltà, un investimento nel futuro e nella stabilità del territorio. Ogni argine, ogni metro di terreno protetto rappresenta una promessa mantenuta»

CORIGLIANO-ROSSANO – Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, dopo anni di attese, emergenze e procedure rimaste sospese, il 20 ottobre 2025 è stata ufficialmente disposta la consegna dei lavori per la messa in sicurezza degli argini del fiume Crati. Dinque si apre la fase esecutiva.
«Dopo mesi di lavoro costante e di monitoraggio istituzionale, il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza degli argini nel tratto di Corigliano-Rossano e Cassano Jonio diventa realtà. Un intervento da quasi 8 milioni di euro che segna un passo avanti concreto e irreversibile nella difesa del territorio e delle comunità esposte al rischio. Un risultato che arriva al termine di un percorso lungo, complesso e seguito passo dopo passo, sin dalle prime fasi di programmazione e progettazione, attraverso un’interlocuzione costante con il Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico e con la struttura regionale dei Lavori Pubblici».
È quanto fa sapere il Consigliere regionale Pasqualina Straface, che sin dall’inizio della scorsa legislatura ha fatto della messa in sicurezza del Crati una delle sue principali battaglie istituzionali, annunciando che con la sottoscrizione del contratto di consegna lavori, avvenuta lo scorso lunedì (20 ottobre), si apre ufficialmente la fase operativa.
Le opere, infatti, inizieranno entro i prossimi dieci giorni e dureranno complessivamente 448 giorni, secondo quanto stabilito dal cronoprogramma. L’appalto, del valore complessivo di 7 milioni e 880 mila euro (di cui circa 6 destinati alle sole opere ingegneristiche), è stato aggiudicato all’impresa Sposato Costruzioni s.r.l. di Montalto Uffugo (CS), risultata vincitrice con un ribasso del 28,92% sul valore base di gara.
La gara, pubblicata l’8 gennaio scorso e chiusa il 28 febbraio, ha registrato 140 operatori economici accreditati e 47 offerte presentate. Un risultato che testimonia la trasparenza e la solidità delle procedure adottate, in linea con il vigente Codice dei Contratti, e che conferma l’interesse nazionale e internazionale per un’opera di valore strategico.
«Con la firma del contratto e l’imminente avvio dei lavori – dichiara la consigliera regionale e comunale di Corigliano-Rossano – possiamo dire che la messa in sicurezza del Crati non è più solo un progetto, ma una realtà concreta. Ho fatto in modo che questo intervento strategico non restasse sulla carta, ma diventasse finalmente cantiere, perché la credibilità della politica passa dai risultati che si realizzano e non dalle promesse che si ripetono. È così che abbiamo rispettato tempi e procedure, garantendo rigore amministrativo e continuità istituzionale. Questo cantiere – aggiunge – è il simbolo di una Regione che agisce, che trasforma le emergenze in opportunità e che, grazie alla visione del Presidente Roberto Occhiuto, ha rimesso al centro anche la sicurezza idraulica come condizione essenziale di sviluppo e fiducia».
Nel bacino del Crati sono attualmente in corso attività progettuali ed esecutive per circa 14 milioni di euro, cui si aggiungono 6 milioni già programmati nell’annualità 2024 dal Dipartimento regionale dei Lavori Pubblici e 6 milioni di opere già concluse. A questi si sommano 14 milioni di nuovi interventi (codici Rendis 18IR972 e 18IR054) già affidati per la fase di progettazione di fattibilità tecnico-economica. «Un mosaico di opere, insomma, che – precisa la Consigliera - compone un piano organico e progressivo per la messa in sicurezza dell’intero corso del fiume, con particolare attenzione ai tratti più critici e alle aree densamente abitate».
«Gli interventi finora realizzati e quelli programmati – prosegue – non possono essere considerati isolatamente risolutivi. Il Crati, soprattutto nella sua parte terminale dopo la confluenza con il Coscile, necessita di una visione unitaria e di lungo periodo, capace di coniugare prevenzione, pianificazione urbanistica e gestione sostenibile del territorio. È questa la direzione su cui stiamo lavorando insieme al Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria e all’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, per un approccio integrato e responsabile che guardi al futuro».
«La messa in sicurezza del Crati non è soltanto un’opera idraulica: è una scelta di civiltà, un investimento nel futuro e nella stabilità del territorio. Ogni argine, ogni metro di terreno protetto rappresenta una promessa mantenuta nei confronti delle comunità di Corigliano-Rossano e Cassano Jonio. Una promessa – conclude Straface – che oggi diventa cantiere, lavoro, progresso e fiducia».