Giuseppe Graziano continua a mantenere il suo posto di Consigliere regionale. Era attesa per oggi la sentenza della
Corte d'Appello di Catanzaro sull'assegnazione del seggio in Consiglio regionale a Giuseppe Graziano o Gianluca Gallo. Invece i giudici della Corte hanno rinviato il tutto di
tre mesi. A causa della presentazione di una memoria difensiva presentata dal legale difensivo dell'attuale consigliere regionale e Segretario Questore Giuseppe Graziano. Memoria che è stata subito contestata dal primo dei non eletti della "Casa delle Libertà" e aspirante consiglier regionale Gianluca Gallo. La Corte d'Appello di Catanzaro, quindi, deciderà su questa vicenda entro il mese di settembre.
UNA VICENDA NATA ALL'INDOMANI DELL'ELEZIONE DEL CONSIGLIO
La Corte ha acquisito una memoria difensiva, presentata dal legale Francesco Saverio Marini, nella quale viene ribadita la legittimità dell’assegnazione del seggio a Graziano. L’avvocato di Gallo, Oreste Morcavallo, ha però chiesto lo stralcio di questo e di altri documenti in quanto presentati oltre i termini consentiti dalla legge. Il caso si era aperto all'indomani dell'elezione per il rinnovo del Consiglio regionale. Il Tribunale di Catanzaro aveva dichiarato l’ineleggibilità di Graziano, dovuta al ritardo con cui il fondatore del Movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia” si era messo in aspettativa dal ruolo di vicecomandante regionale del Corpo forestale dello Stato. Il consigliere regionale aveva quindi impugnato la sentenza davanti alla Corte d’appello che, accogliendo la richiesta dei suoi legali, aveva poi rimesso la causa alla Corte Costituzionale, al fine di valutare la legittimità della norma sulle aspettative.
DALLA CONSULTA DI NUOVO ALLA CORTE D'APPELLO
La
Consulta ha poi dichiarato non fondata la questione di legittimità sulla legge che disciplina le cause di ineleggibilità, rimettendo nuovamente la decisione alla Corte d’Appello. Graziano avrebbe formalizzato la domanda di aspettativa per motivi elettorali l'ultimo giorno utile per la presentazione delle candidature, ma la pubblica amministrazione non avrebbe provveduto entro cinque giorni dalla richiesta. La legge 154 (articolo 2) prevede che l’ineleggibilità abbia effetto se l’interessato (in questo caso Graziano) non «cessa dalle funzioni per collocamento in aspettativa (oppure per dimissioni, trasferimento, revoca dell'incarico o del comando) non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature».
NOTA ISPETTORATO CORPO FORESTALE DEL 2014 IN FAVORE DI GRAZIANO
L’atto con cui il consiglio regionale ha convalidato tutti gli eletti – la delibera 137 del 22 settembre 2016 – non è stato impugnato da Gallo: è quanto si legge nella nota difensiva di Graziano. «O fatto in alcun modo oggetto di censura nei termini di legge», vi si legge ancora. In secondo luogo, il segretario-questore rivela alla Corte d’appello di essere entrato in possesso di un «
documento assolutamente rilevante»: una
nota del 24 ottobre del 2014 con la quale l’Ispettorato generale del Corpo forestale «prende atto dell’istanza presentata quello stesso 24 ottobre», cioè entro i termini previsti, e con cui colloca Graziano in
aspettativa speciale «con decorrenza immediata e per tutta la durata della campagna elettorale». A chi spetta il seggio in Consiglio regionale? Lo stabilirà la Corte d'Appello entro i prossimi tre mesi. (fonte corrieredellacalabria.it)