Concorsi pubblici a Cassano, arriva la replica: «Basta con le infamie»
I gruppi consiliari "Per Amore di Cassano", "Libertà e Partecipazione" e "La Mongolfiera" si chiedono quale sia lo scopo dell'interpellanza del consigliere Avena che insinua dubbi sulla leggittimità dei concorsi

CASSANO JONIO - Nei giorni scorsi avevamo dato la notizia che il consigliere Avena, capogruppo di Articolo21, aveva presentato un'interpellanza al Sindaco sui concorsi banditi dal Comune dal gennaio 2019 al maggio 2025, insinuando dubbi sulla legittimità e sulla trasparenza degli stessi.
Pubblichiamo di seguito la reazione dei gruppi consiliari del Comune di Cassano Jonio "Per Amore di Cassano"; "Libertà e Partecipazione" e "La Mongolfiera" che si chiedono quale sia lo scopo di questa interpellanza.
«Se il consigliere Avena - scrivono - continua a nutrire perplessità su presunti favoritismi e "vantaggi impropri" addirittura dal 2019, perché non si è rivolto alla Procura? Perché in tutti questi anni non ha avanzato richiesta di accesso agli atti? Perché si nasconde dietro al chiacchiericcio della piazza per presentare un'interpellanza al Sindaco? Qual è il suo obiettivo? Fare chiarezza su presunte irregolarità o semplicemente gettare fango su professionisti e lavoratori per colpire chi oggi non amministra più? La verità è che il consigliere Avena e il suo gruppo Articolo21 ancora una volta si guardano bene dal fare i nomi dei vincitori e di coloro coinvolti nel cosiddetto "chiacchiericcio insistente di piazza", agendo nel modo più meschino possibile, nascondendosi, ancora una volta, dietro al pettegolezzo, camuffato dal concetto di "opportunità politica", per insinuare ciò che non ha il coraggio di dire: accusare la precedente Amministrazione Comunale di comportamenti gravissimi, persino penalmente rilev
«Che risposte si aspetta dal Sindaco lacobini? È questo il suo modo di fare il bene di Cassano? il pettegolezzo al posto della proposta? E allora se proprio sul pettegolezzo la si vuole buttare, anche qualche altro membro di rilievo del movimento político Articolo 21 dovrebbe ricordare che è facile puntare il dito sui social media e denunciare illegalità, ma spesso ci si dimentica di guardare più vicino. Anziché creare il mostro tirando in ballo chi onestamente lavora e paga le tasse, forse il movimento Articolo 21 farebbe bene a guardare meglio in casa propria, promuovendo, dapprima con l'esempio, la legalità nell'ambito del lavoro, condannando quanti, pur svolgendo un'attività lavorativa privata (in nero) truffa l'INPS (disoccupazione, ecc.) con il versamento di giornate agricole farlocche».
«È tempo di essere onesti con noi stessi e di riconoscere che la vera illegalità spesso si nasconde dietro la porta di casa nostra. Spesso si cerca la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non si vede la trave nel proprio! La politica dell'ipocrisia non funziona soprattutto con chi conosce uomini e cose. Non è più accettabile vedere una forza politica strumentalizzare temi sensibili come la disoccupazione e la povertà per attaccare la precedente Amministrazione e denigrare l'avversario. Non può essere più consentito dipingere come "amici" e raccomandati, coloro che hanno partecipato, avendone i titoli, a regolari procedure concorsuali, per le quali, ribadiamolo, non vi è stata alcuna richiesta di accesso agli atti, che oggi lavorano per il nostro Comune e occupano il loro posto per merito e competenze. Non è più consentito infangare la dignità, la professionalità e denigrare studi, competenze e sacrifici di tanti onesti lavoratori».
«La "percezione", o meglio il fondato sospetto che abbiamo noi, invece, è che il consigliere Avena, da più tempo esprime acredine e livore nei confronti del precedente Sindaco e della passata Amministrazione Comunale, per il fatto che la sua famiglia è stata destinataria, con un'esecuzione in danno, di un'ordinanza per il rispristino della legalità urbanistica, per l'eliminazione di un gravissimo stato di pericolo di un immobile su corso Vittorio Emanuele a Cassano centro. Considerato che proprio lui invoca a gran voce trasparenza e rispetto della legalità, anche noi presenteremo interrogazione/interpellanza per sapere, considerato anche il suo importante ruolo di consigliere comunale, se ha provveduto a ripagare le spese per l'esecuzione in danno eseguita dal Comune di Cassano Jonio».
«Al consigliere Avena e al suo movimento politico facciamo notare che le false insinuazioni e le parole allusive, cui ci hanno abituati, ancora una volta si scontrano con quella che è la realtà. Un grande intellettuale francese, Andrè Malraux, diceva che "non si fa politica con l'etica, ma neppure senza". È del tutto evidente che chi occupa un ruolo pubblico deve essere al di sopra di ogni sospetto e ha dei doveri rispetto all'opinione pubblica diversi e superiori rispetto a quelli di un normale cittadino. Altrimenti si rischia di fare il giustiziere sui social, ma di agire poco nella vita reale in nome di quei principi di giustizia e trasparenza che tanto si invocano. La legalità e l'onestà non vanno solo invocate, predicate e sbandierate, ma applicate nell'agire e nel vivere quotidiano. Anziché fare i Soloni e sentenziare su tutto quanto fatto dall'ex Sindaco, presentiamo nuove proposte, serie e condivisibili, nell'ottica della costruzione del futuro e non della distruzione del passato» concludono.