Sila-Mare, il gruppo "Per la rinascita di Longobucco" contro il disinteresse dell'Amministrazione
«Nemmeno su un argomento prioritario come il completamento della Sila-Mare l’Amministrazione Pirillo dimostra compattezza ed unitarietà d’intenti con la propria comunità»

LONGOBUCCO - «È la seconda volta che l’Amministrazione Pirillo, per tramite del Presidente del Consiglio Comunale, rigetta una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale aperto ai cittadini sulle problematiche e sulle prospettive della strada Sila-Mare: la prima volta lo scorso 24 giugno con la scusa di una iniziativa della CGIL sulla stessa tematica nello stesso periodo e la seconda, quest’ultima sottoscritta da oltre 200 cittadini, lo scorso 17 settembre con la scusa delle imminenti elezioni regionali». Così in una nota il gruppo consiliare "Per la Rinascita di Longobucco" che attacca l'amministrazione per essersi sotratta al confronto sul tema.
«Ebbene, tali comportamenti, evidenziano palesemente che da parte dell’Amministrazione non ci sia la volontà di un confronto nella massima assise comunale né con i rappresentanti istituzionali né, tantomeno, con la comunità locale su un tema di fondamentale importanza come quello del completamento della Sila Mare. Probabilmente le continue brutte figure che Sindaco e Assessori subiscono in ogni seduta consiliare inibiscono la decisione di aprirsi al confronto con i cittadini, ma siamo costretti a ricordare agli stessi che, quando si svolgono ruoli istituzionali vengono prima gli interessi dei cittadini e della comunità che si rappresenta e poi la gestione delle proprie emozioni di imbarazzo!».
«Nemmeno su un argomento prioritario come il completamento della Sila-Mare l’Amministrazione Pirillo dimostra compattezza ed unitarietà d’intenti con la propria comunità. Sembra quasi che mentre i cittadini longobucchesi si battano quotidianamente per velocizzare i lavori di ricostruzione del viadotto crollato e per un completamento dell’opera fino alla strada statale106, loro, invece, rinviino, scappano e nascondendosi. Perché? Quali saranno i veri motivi di questo atteggiamento?».
«Per scoprirlo abbiamo in mano un solo strumento, che è l’art. 39 comma 2 del TUEL attraverso il quale chiedere che venga convocato entro 20 giorni il Consiglio Comunale. Per tale motivo, abbiamo protocollato in data odierna, 19 settembre 2025, richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza ed attendiamo che il Presidente del Consiglio Comunale proceda in ottemperanza al dettato normativo su citato».