La piazza di Schierarsi Co-Ro attacca le candidature: «Da destra a sinistra hanno sfasciato la Calabria»
Il gruppo alza la voce: «Nessuno degli schieramenti politici rappresenta i cittadini». Tra accuse a destra, sinistra e M5S, emerge un unico punto fermo: difendere la sanità pubblica, ormai svuotata da logiche di potere

CORIGLIANO-ROSSANO - «Dopo aver esaminato attentamente le liste sia del centro destra che del centro sinistra, possiamo affermare tranquillamente che non ci sentiamo rappresentati da nessuno».
Queste le parole dei membri della Piazza di Schierasi Corigliano-Rossano che non intendono sostenere nessuna delle candidature presentate alla presidenza della Regione.
«Non ci riconosciamo - dicono - in una narrazione che pretende di distinguere “puri” da “corrotti” a seconda dello schieramento. Nei primi giorni di campagna elettorale stiamo assistendo al circo, mentre i candidati di sinistra continuano a demonizzare Occhiuto senza offrire proposte concrete, ad esempio su come uscire dal piano di rientro in cui è piombata la Calabria dal 2009, quelli di destra postano selfie e sorrisi vuoti, come se avessero salvato la Calabria, invece sono corresponsabili dello sfascio».
«È chiaro a tutti, come il giorno e la notte, - osservano ancora - che destra e sinistra, assieme, hanno collaborato a sfasciare la Calabria compresa la sanità pubblica, tra l’altro sempre utilizzata come bancomat per interessi privati sulla pelle dei cittadini calabresi condannati alla migrazione sanitaria, che costa ogni anno trecento milioni di euro, oltre al pagamento, per tutti i cittadini calabresi,di aliquote maggiori perché in piano di rientro».
«Il Movimento 5 Stelle non fa eccezione: i rivoluzionari del condominio i duri e puri, marciano a braccetto con chiunque, in cerca di poltrone, perdendo ogni credibilità. Non possono parlare di sanità pubblica se hanno nelle loro liste i proprietari di cliniche private , per racimolare più voti hanno persino candidato la regina delle cliniche private. Noi di Schierarsi siamo per la sanità pubblica, il privato deve integrare il pubblico non sostituirlo. È urgente riconoscere una realtà ineludibile: la sanità pubblica, pilastro fondamentale della democrazia, è stata depauperata da logiche spartite tra destra e sinistra. In Calabria non ci sono “buoni” e “cattivi” a seconda degli schieramenti: ci sono cittadini penalizzati da una gestione privata impunita, che ha lucrato sulla salute pubblica».
«Infine - e concludono - una nostra considerazione su Pasquale Tridico: a noi sembra la vittima sacrificale di Giuseppe Conte. Dà fastidio alla sua leadership pertanto lo candida, perde le elezioni, lo brucia e, così, lo fa fuori politicamente. Alessandro Di Battista ha ragione quando dice che la gente non va più a votare poiché non si sente rappresentato da nessuno. La stessa cosa avverrà in Calabria quando i cittadini, vedendo l'insalata mista delle liste, non voterà. Per la Calabria dobbiamo aspettare tempi migliori».