Calopezzati, erosione costiera: al via studi e progetti per difendere un patrimonio unico
Il Circolo FdI "Tarantella": «La Regione Calabria e Università della Calabria avvieranno monitoraggi e progetti innovativi per contrastare l’erosione e tutelare la Posidonia oceanica»

CALOPEZZATI - «Da oltre vent'anni la costa di Calopezzati è vittima di un inesorabile arretramento che ha ridotto progressivamente l'ampiezza delle spiagge e generato danni al patrimonio pubblico e privato. Un fenomeno che non è soltanto un problema locale, ma una vera e propria emergenza ambientale e sociale, destinata a segnare il futuro del territorio e della nostra comunità. La particolare posizione geografica – collocata a metà strada tra i grandi bacini del Nicà e del Trionto – e la complessa morfologia del litorale, modellato dai sedimenti della Fiumarella, rendono Calopezzati un autentico "focus erosivo", fragile e costantemente esposto. Un tratto di costa unico, che ospita una delle biocenosi di Posidonia oceanica più prossime alla linea di riva: una pianta marina preziosa, capace di ossigenare e stabilizzare i fondali, offrendo riparo e nutrimento a una straordinaria biodiversità. Un habitat definito "prioritario" e tutelato dalle normative internazionali, europee, nazionali e regionali».
«In questo scenario delicato, la Regione Calabria ha avviato – ormai da diversi anni – un percorso di studi e monitoraggi affidati all'Università della Calabria, con il coinvolgimento dei Dipartimenti DiNCI e DiBEST. Un impegno che, grazie alla determinazione del presidente Roberto Occhiuto e alla spinta decisiva dell'assessore all'Ambiente Giovanni Calabrese (Fratelli d'Italia), si è tradotto in un accordo istituzionale di grande rilievo. In particolare, il Laboratorio Marino SILA UNICAL-DiBEST, con il supporto del Dipartimento di Meccanica e Gestionale (DIMEG), ha condotto indagini di altissima precisione, utilizzando tecnologie avanzate come il Side Scan Sonar e riprese video georeferite per aggiornare la mappatura della Posidonia oceanica. Tali rilievi, integrati con le attività del Progetto PNRR T4Y, comprendono anche misurazioni GPS della linea di riva, campionamenti e analisi dei sedimenti, al fine di calcolare il deficit sedimentario e individuare siti idonei per interventi di ripascimento o ripristino della spiaggia. Uno sforzo complesso e multidisciplinare che rappresenta la premessa indispensabile per la fase successiva: l'approvazione definitiva del progetto e l'avvio della gara d'appalto per la realizzazione delle opere di difesa costiera».
Il Circolo Fratelli d'Italia "Giuseppe Tatarella" di Calopezzati, con questa comunicazione, intende informare i cittadini in modo trasparente, ma anche ribadire un impegno solenne: ogni fase di questo delicato percorso sarà seguita da vicino, in sinergia con i consiglieri regionali e i parlamentari di Fratelli d'Italia, affinché nessun passaggio venga trascurato.
«La sfida che riguarda la costa di Calopezzati non è più un tema circoscritto a un singolo comune oppure ad un territorio: è diventata una questione di rilevanza nazionale. Difendere questo tratto di litorale significa salvaguardare un patrimonio naturale unico, proteggere un tessuto sociale ed economico vitale e consegnare alle future generazioni la possibilità di vivere il mare come risorsa e non come minaccia».