Tribunale della Sibaritide, il Comune di Co-Ro: «Ora serve compattezza e serietà»
Precisa presa di posizione dell’Amministrazione di Corigliano-Rossano: «Serve un atto di giustizia. Nessuna polemica, ma sostegno chiaro alla battaglia per la riapertura del Tribunale»

CORIGLIANO-ROSSANO – Sulla questione della riapertura del Tribunale della Sibaritide, l’Amministrazione Comunale alza il tono del dibattito e richiama il Governo alla responsabilità politica. In un comunicato, l'Esecutivo Stasi torna a ribadire con fermezza la necessità di compattezza istituzionale e serietà sul tema, definito «non politico ma territoriale». Un messaggio chiaro rivolto tanto al Parlamento quanto ai cittadini: la battaglia per il Tribunale non può ridursi a dichiarazioni o interventi parziali, né essere derubricata a semplici interventi edilizi.
Alla recente iniziativa pubblica promossa dal senatore Ernesto Rapani, il Comune ha preso parte con gli interventi degli assessori Mauro Mitidieri e Marinella Grillo, oltre al consigliere Tonino Uva, figura chiave nella gestione amministrativa del recupero dell’immobile che un tempo ospitava la sede giudiziaria.
Nel comunicato si sottolinea come «nessuna vena polemica» sia mai stata avanzata dall'Amministrazione, ma si denuncia apertamente la «profonda preoccupazione» per l’esclusione del Tribunale della Sibaritide dal Disegno di legge governativo che invece prevede la sola riapertura del Tribunale di Bassano del Grappa, realtà storicamente vicina al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
«La nostra città, oggi terza realtà urbana della Calabria grazie alla fusione, avrebbe meritato un percorso straordinario almeno pari a quello intrapreso per Bassano del Grappa» si legge nella nota, in cui si rivendicano anche gli sforzi concreti dell’Amministrazione per rendere operativa la vecchia sede: recupero dell’immobile, certificazioni, investimenti comunali, e la rinuncia alla destinazione a Centro per l’Impiego per favorire l’eventuale riapertura del presidio di giustizia.
Un richiamo forte è infine rivolto anche alla politica nazionale: «Il Governo – si legge – deve avere il coraggio di fare giustizia, superando resistenze esterne e interne. Non si confonda la riapertura del Tribunale con semplici ritocchi edilizi o tinteggiature».
Intanto, il Comune ha assicurato il pieno sostegno alla delegazione parlamentare del territorio, rilanciando l’impegno istituzionale affinché il tribunale venga finalmente restituito alla città. Un appello alla coesione - lo stesso lanciato venerdì scorso dal predellino del Tribunale dal senatore Ernesto Rapani - che segna una nuova fase della mobilitazione per la giustizia nella terza città della Calabria. Con la speranza che sia la volta buona.