A Canna monta la polemica dei b&b comunali, Copsito: «Gestione opaca e favoritismi»
Il rappresentante di “Insieme per Canna” chiede chiarezza: «Il Comune non può fare l’albergatore, a spese dei cittadini. Non c’è delibera pubblica, né bando. Gli appartamenti vengono assegnati e nessuno chiarisce secondo quali criteri»

CANNA – Continua la denuncia pubblica di Sante Cospito, già candidato sindaco e attuale rappresentante del movimento civico “Insieme per Canna” che, dopo aver sollevato critiche sulla trasformazione del patrimonio immobiliare comunale in struttura ricettiva, rilancia: «La gestione degli alloggi ristrutturati dal Comune continua ad avvenire senza trasparenza. Non c'è stato alcun coinvolgimento dei cittadini o delle associazioni locali. Chi controlla? Chi incassa?».
Secondo Cospito, il Comune avrebbe trasformato una parte importante del patrimonio edilizio pubblico in una vera e propria “attività ricettiva”, gestita in modo diretto o attraverso soggetti vicini all’amministrazione: «Il comune ha ristrutturato 60 alloggi la cui gestione andrebbe affidata ad una cooperativa. Invece, l'amministrazione ha deciso di diventare un affittacamere con prezzi bassissimi così da rovinare l'economia dei b&b e degli altri cittadini che affittano case».
«Il Comune non può fare l’albergatore, a spese dei cittadini – dichiara –. Non c’è delibera pubblica, né bando. Gli appartamenti vengono assegnati, le persone entrano, si organizzano eventi, ma nessuno chiarisce secondo quali criteri». Nel mirino, anche l’uso gratuito degli alloggi per artisti e musicisti ospitati : «Chi suona, mangia e dorme gratis. Ma chi paga? Intanto le famiglie del paese faticano a trovare una casa in affitto».
Infine, un appello agli organi competenti: «Chiedo alla Prefettura, alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza di verificare atti, contratti e modalità di gestione. Se è tutto regolare, il Comune lo dimostri. Ma se non lo è, qualcuno dovrà risponderne».