Anche Fratelli d’Italia dice “No” ai vincoli del nuovo Piano Idrogeologico
Il gruppo consiliare di Corigliano-Rossano chiede all’Amministrazione di fare fronte comune: «Serve un’azione corale e determinata per tutelare gli interessi della comunità»
CORIGLIANO-ROSSANO - Abbiamo già dato spazio alle forti perplessità degli amministratori del territorio del nord-est della Calabria sul Progetto di Piano Stralcio di Bacino del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, per la mitigazione del rischio alluvioni in Calabria (UoM Calabria-Lao).
A queste voci si unisce anche quella del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Corigliano Rossano.
I consiglieri comunali del partito, Daniela Romano e Guglielmo Caputo, hanno annunciato l’intenzione di chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario. L’obiettivo è arrivare a un deliberato unanime che possa rappresentare la voce compatta della città, questa battaglia, infatti, pare non avere una bandiera politica.
Secondo Fratelli d’Italia, «il PAI prevede una serie di vincoli che rischiano di paralizzare lo sviluppo del territorio. La richiesta avanzata al consiglio comunale è chiara: prendere una posizione netta e adottare un documento condiviso che possa essere presentato all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale».
«L’amministrazione comunale deve recepire il messaggio e agire tempestivamente», sostengono i consiglieri di Fratelli d’Italia, auspicando un lavoro sinergico all’interno della commissione urbanistica.
La strategia proposta include non solo il coinvolgimento del consiglio comunale, ma anche l’intervento dei rappresentanti regionali e della deputazione parlamentare nazionale. Solo attraverso una concertazione a più livelli si può chiedere all’Autorità di Bacino di rivedere le disposizioni del piano, fornendo motivazioni solide per ottenere una sospensione o una modifica dei vincoli imposti.
Il gruppo consiliare sottolinea l’importanza di una risposta unitaria: «Serve un’azione corale e determinata per tutelare gli interessi della comunità di Corigliano Rossano».
«L’auspicio è che la proposta venga accolta senza divisioni e che si apra una fase di confronto costruttivo, volta a garantire uno sviluppo sostenibile del territorio senza rinunciare alla sicurezza idrogeologica. La questione resta aperta e il prossimo consiglio comunale potrebbe rappresentare un momento significativo per definire le sorti di un piano che, così com’è formulato, rischia di compromettere le prospettive di crescita economica e sociale della città» concludono.