«Avvicinare le vittime di reato alle Istituzioni creando una rete capillare di servizi di natura assistenziale»
L'intervento del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso al convegno "Il Garante delle vittime di reato: dalle realtà regionali alla prospettiva nazionale"
CATANZARO - «Con la legge n.10 del 2023 la Regione Calabria è stata tra le prime, in coerenza con i principi dell'Unione Europea, ad istituire il Garante per la tutela delle vittime di reato individuato nella figura dell'avvocato Antonio Lomonaco. Si tratta di una risposta concreta alla sofferenza della vittima, indipendentemente dal reato che l'ha vista coinvolta».
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso intervenendo, a Palazzo Campanella, al Convegno sul tema "Il Garante delle vittime di reato: dalle realtà regionali alla prospettiva nazionale".
«L'obiettivo – ha sottolineato Mancuso – è quello di avvicinare le vittime di reato alle Istituzioni creando, al contempo, una rete capillare di servizi di natura assistenziale. L'istituzione della figura del Garante nazionale, sulla scia della proposta di legge a cui sta lavorando l'on. Jacopo Morrone, costituisce un punto di arrivo di un percorso in cui vi è una crescente sensibilizzazione e attenzione delle vittime di reato. Questa figura può contribuire a far riacquistare fiducia alle vittime di reato e credibilità ed autorevolezza alle Istituzioni, ottemperando, nel contempo, ai principi della direttiva europea del 2012 che istituisce norme minime in materia di vittime di reato recepita in Italia con il dl 212/2025».
«Di fondamentale importanza – ha concluso Mancuso – è l'istituzione di un Coordinamento nazionale per la garanzia dei diritti e per la tutela delle vittime di reato. Composto dai Garanti regionali, o figure analoghe, attualmente operanti nelle Regioni, come ho già proposto in qualità di vicecoordinatore, nel corso della plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome svoltasi a Roma. Tutto ciò, con lo scopo particolare di promuovere l'adozione di linee comuni di azione dei Garanti regionali da attuare sia sul piano regionale che nazionale e da promuovere e sostenere nelle sedi internazionali».