Il sindaco di Trebisacce richiama alla responsabilità: «Bisogna tutelare gli interessi della città»
«Viviamo un delicato momento storico, caratterizzato dalle plurime occasioni offerte dal Pnrr e dalle progettualità intraprese di rilievo nevralgico per la nostra città»
TREBISACCE - «Occorre ricordare che il patto elettorale sottoscritto con la cittadinanza impone la responsabilità di impegnarsi per il perseguimento degli obiettivi significativi per la crescita della nostra città al di là dei ruoli e delle funzioni ricoperte all’interno della compagine amministrativa. Viviamo un delicato momento storico, caratterizzato dalle plurime occasioni offerte dal Pnrr e dalle progettualità intraprese di rilievo nevralgico per la nostra città. Per esempio, la realizzazione della nuova scuola media da realizzare entro il 31 dicembre 2024 per un impegno finanziario di oltre 6 milioni di euro; la riapertura dell’ospedale in riferimento alla quale intercorrono costanti interlocuzioni con la Regione Calabria e con la Commissaria nominata dal Ministero della Salute e con l’Asp di Cosenza; l’istituzione di un Commissariato di Polizia; la progettualità volta a rendere permanente la Caserma dei vigili del Fuoco; la realizzazione di uno svincolo bidirezionale sui lavori inerenti al terzo Megalotto; la presentazione di un progetto di fattibilità presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile per la realizzazione del Porto turistico. Questo è il momento della responsabilità politica ed istituzionale».
Sono, questi, alcuni dei passaggi principali dell’intervento del Primo Cittadino aprendo il Consiglio Comunale svoltosi nella giornata di ieri (lunedì 2).
«Tutti i componenti del Consiglio Comunale, della maggioranza e della minoranza, in virtù del consenso elettorale ricevuto – ha sottolineato - devono far sì che, pur nel rispetto delle diverse posizioni, si ponga in essere un’azione politica efficace che abbia a cuore il bene comune ed il benessere della collettività non lasciando prevalere egoismi ed interessi personali. Mi preme ribadire – ha concluso Aurelio – che rimane inalterato, da parte mia quel rapporto di collaborazione istituzionale con tutti, nei diversi ruoli e funzioni e tale rapporto di collaborazione auspico che debba esserci poiché imprescindibile per una buona azione amministrativa al di là della diversità di vedute».