1 ora fa:Ospedale della Sibaritide, la corsa contro il tempo si scontra (ancora) con il nodo dei sottoservizi: chi li realizzerà?
3 ore fa:Deposta la corona d’alloro ai piedi del Monumento dei caduti a Cassano
6 ore fa:Maros continua a portare in scena i suoi successi: al Paolella arriveranno "Le Smanie" di Goldoni
35 minuti fa:La Ministra guatemalteca di origini moranesi rappresenterà il suo Paese alle esequie del Papa
4 ore fa:Al via il progetto di bike sharing per la città di Castrovillari
3 ore fa:Oriolo si riempie di vita per le festività solenni di San Giorgio Martire e San Francesco di Paola
5 ore fa:Il gruppo Pd di Co-Ro ricorda il 25 Aprile e il sogno di un'Italia libera
4 ore fa:L'infiorata in onore di San Francesco incanta il centro storico di Corigliano
5 ore fa:Paludi approva il rendiconto di gestione con una settimana d'anticipo: insorge l'opposizione
2 ore fa:Risate e riflessioni, la commedia "Benvenuti in Casa Esposito" fa tappa a Corigliano-Rossano

Stasi ha sempre gestito da solo il caso Enel. Ora vuole il dialogo. Meglio tardi che mai

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il sindaco Flavio Stasi, ignorando l’esistenza di chiare deliberazioni del consiglio comunale di Rossano che prima dello scioglimento è più volte intervenuto per dare “indicazioni” e porre “condizioni” alla riqualificazione del sito Enel, ha praticamente gestito da solo, all’indomani della sua elezione, il “caso Enel”. Ora chiede che si ricorra, dopo una presunta rinuncia dell’Enel a fondi Pnrr da destinare a Corigliano-Rossano, ad un tavolo con azienda, regione, comune e parti sociali.

Stasi,  evidentemente, non sa che la questione Enel sarebbe potuta essere affrontata e forse risolta nell’ambito di accordo di programma tra Regione e nuovo Comune, così come previsto da un ordine del giorno, approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale e allegato alla legge regionale 2 febbraio 2018n. 2 che ha istituito il nuovo comune di Corigliano-Rossano: “nei 30 giorni successivi all’elezione del Consiglio comunale del nuovo Comune – si afferma nell’ordine del giorno citato – sia valutata la possibilità di promuovere un Accordo di programma con il comune, per definire modalità e tempi per la realizzazione di interventi nell’area della fusione”.

Ma c’è di più. Se si fosse praticata la strada dell’accordo di programma con al centro anche la questione Enel si sarebbero potuto finanziare, con la partecipazione della stessa Enel, i progetti per la riqualificazione del sito, che la commissione giudicatrice di Futur-E aveva ritenuto idonei in base a criteri di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. A tale commissione hanno fatto parte la stessa Enel, il Politecnico di Milano, il Comune di Rossano, la Regione Calabria e l’Università della Calabria.

Si riprenda quella strada di concertazione, aldilà dei tavoli inconcludenti, sulla base della progettazione che la stessa Enel ha ritenuto idonea alla riqualificazione, in particolare il progetto Tecnè che, opportunamente aggiornato, garantirebbe quello che il sindaco Stasi, in una dichiarazione del febbraio dello scorso anno, ha definito, come condizione indispensabile ad un assenso del Comune, “un piano di rilancio complessivo ed ecosostenibile del sito produttivo”. 

Domenico Campana
Autore: Domenico Campana

Laureato in Pedagogia all’Università “La Sapienza” di Roma, è scrittore (autore di numerose pubblicazioni) e giornalista professionista dal 1976. È stato capo servizio politico al ''Secolo d'Italia''; collaboratore della rivista ''Media Duemila''; poi la lunga parentesi di 25 anni all’Agenzia ANSA. Nel 2010 diventa consulente-collaboratore ANSA all'ufficio stampa della Farnesina componente del comitato di redazione del portale (www.esteri.it), mentre dal 2014 al 2019 è stato consigliere del Corecom Lazio.