Stasi ha sempre gestito da solo il caso Enel. Ora vuole il dialogo. Meglio tardi che mai
Si riprenda quella strada di concertazione, aldilà dei tavoli inconcludenti, sulla base della progettazione che la stessa Enel ha ritenuto idonea alla riqualificazione

CORIGLIANO-ROSSANO - Il sindaco Flavio Stasi, ignorando l’esistenza di chiare deliberazioni del consiglio comunale di Rossano che prima dello scioglimento è più volte intervenuto per dare “indicazioni” e porre “condizioni” alla riqualificazione del sito Enel, ha praticamente gestito da solo, all’indomani della sua elezione, il “caso Enel”. Ora chiede che si ricorra, dopo una presunta rinuncia dell’Enel a fondi Pnrr da destinare a Corigliano-Rossano, ad un tavolo con azienda, regione, comune e parti sociali.
Stasi, evidentemente, non sa che la questione Enel sarebbe potuta essere affrontata e forse risolta nell’ambito di accordo di programma tra Regione e nuovo Comune, così come previsto da un ordine del giorno, approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale e allegato alla legge regionale 2 febbraio 2018n. 2 che ha istituito il nuovo comune di Corigliano-Rossano: “nei 30 giorni successivi all’elezione del Consiglio comunale del nuovo Comune – si afferma nell’ordine del giorno citato – sia valutata la possibilità di promuovere un Accordo di programma con il comune, per definire modalità e tempi per la realizzazione di interventi nell’area della fusione”.
Ma c’è di più. Se si fosse praticata la strada dell’accordo di programma con al centro anche la questione Enel si sarebbero potuto finanziare, con la partecipazione della stessa Enel, i progetti per la riqualificazione del sito, che la commissione giudicatrice di Futur-E aveva ritenuto idonei in base a criteri di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. A tale commissione hanno fatto parte la stessa Enel, il Politecnico di Milano, il Comune di Rossano, la Regione Calabria e l’Università della Calabria.
Si riprenda quella strada di concertazione, aldilà dei tavoli inconcludenti, sulla base della progettazione che la stessa Enel ha ritenuto idonea alla riqualificazione, in particolare il progetto Tecnè che, opportunamente aggiornato, garantirebbe quello che il sindaco Stasi, in una dichiarazione del febbraio dello scorso anno, ha definito, come condizione indispensabile ad un assenso del Comune, “un piano di rilancio complessivo ed ecosostenibile del sito produttivo”.