Linea ferroviaria jonica, Rapani chiede di accelerare i lavori: «Quali sono i motivi dei ritardi?»
Il senatore di Fratelli d’Italia ha presentato un'interrogazione al ministro Salvini. «È una delle poche tratte in Italia a non essere elettrificata»
ROMA - «Ho chiesto a Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana per il tramite del ministro Salvini quali siano i motivi dei gravi ritardi accumulati nei lavori di adeguamento e velocizzazione della linea ferroviaria jonica e quali iniziative il ministro delle infrastrutture e dei trasporti intenda assumere per garantire il completamento dell'opera».
Il senatore di Fratelli d'Italia, Ernesto Rapani, nei giorni scorsi ha inviato un'interrogazione parlamentare con risposta in commissione al capo del Dicastero alle Infrastrutture e ai Trasporti, rammentando tutta una serie di incongruenze che si snodano lungo la linea ferroviaria jonica.
«Al ministro ho ricordato che le infrastrutture dell'area jonica – spiega Rapani – vivono una sostanziale fase di stallo non solo per la definizione del progetto Sibari-Corigliano Rossano ma anche e soprattutto per i lavori dell'elettrificazione della linea Sibari-Crotone-Catanzaro Lido e che risale al maggio 2017 il primo protocollo d'intesa siglato tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Rete ferroviaria italiana e Regione Calabria per l'"adeguamento e velocizzazione della linea jonica"».
«I lavori iniziati il 30 agosto 2018 nella stazione di Corigliano – prosegue il senatore – si sarebbero dovuti concludere nel 2023, con una spesa di circa 500 milioni, di cui 150 investiti da Rfi, per il rinnovo dell'armamento, la soppressione di numerosi passaggi a livello presenti sul tracciato e l'ammodernamento delle stazioni».
Nel testo dell'interpellanza, il senatore di Fdi ricorda che il progetto di elettrificazione si articola in due macro interventi: «Il primo già finanziato ed avviato nella tratta Sibari-Crotone-Catanzaro Lido-Lamezia Terme, e il secondo recentemente finanziato ma da avviare per la tratta Catanzaro Lido-Melito di Porto Salvo. Durante la realizzazione della palificazione, sulla tratta Sibari-Catanzaro Lido, sono sorte da subito difficoltà quali problematiche strutturali all'interno della galleria di Cutro e lungaggini burocratiche nella progettazione delle sottostazioni elettriche».
«Nell'agosto 2021 – è ancora la ricostruzione dei fatti del senatore Rapani – è stato nominato dal Governo, quale commissario straordinario per l'opera, l'ingegnere Roberto Pagone, dirigente di Rfi, con l'obiettivo di portare a termine l'elettrificazione della tratta Sibari-Catanzaro Lido entro il 2023. Ciò nonostante, da oltre due anni i lavori hanno registrato fortissimi ritardi e lo slittamento dei cronoprogrammi, tanto da richiedere un riallineamento anche in considerazione dei recenti sviluppi normativi che consentono semplificazioni dell'iter autorizzativo dei lavori per i progetti finanziati con fondi Pnrr, fondi europei e Fsc».
In conclusione, il parlamentare mette in risalto che «la ferrovia jonica calabrese è una delle poche tratte ferroviarie italiane, con posizione strategica per lo sviluppo di un'intera regione, a non essere elettrificata».