Dimissioni Zangaro, FdI: «Maggioranza scricchiola e Sindaco muto»
Il circolo meloniano di Corigliano-Rossano chiede un chiarimento pubblico urgente: «Basta con le omissioni. Governare una città è una responsabilità collettiva, non un affare privato e quando una componente della maggioranza se ne va, va fatta chiarezza»

CORIGLIANO-ROSSANO – Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia interviene sulle dimissioni della consigliera comunale Liliana Zangaro, finora parte integrante della maggioranza Stasi.
«Quando salta un pezzo di maggioranza, si rompe un patto con i cittadini. E quando accade, si ha il dovere – istituzionale prima ancora che morale – di dire cosa sta succedendo. Ma qui, puntualmente, accade l’opposto: silenzio, omissioni, chiusura, come se tutto potesse passare sotto traccia, nel disprezzo totale di chi ha votato. È accaduto con la gestione dell’Avvocatura comunale, è accaduto in altri snodi amministrativi delicati. E accade ora con il “caso Zangaro”. Una consigliera di maggioranza si dimette e il sindaco Stasi fa finta di niente, senza un comunicato, senza un confronto, senza nemmeno una parola ai cittadini. Un atteggiamento inaccettabile, offensivo verso la città e verso le istituzioni stesse. Un Sindaco non può governare trincerandosi nel silenzio ogni volta che qualcosa non funziona.»
«Non ci interessa la dimensione personale – si legge nella nota –. Qui non si tratta di scelte private. Parliamo di una uscita di scena che coinvolge il Consiglio Comunale e quindi la rappresentanza democratica dei cittadini. Se un consigliere eletto con la maggioranza si dimette, è evidente che qualcosa non va. E invece di fare chiarezza, il Sindaco sceglie – ancora una volta – la linea dell’isolamento, della mancanza di trasparenza. I cittadini meritano di sapere, e noi continueremo a chiederlo».
FdI incalza anche sulle ipotetiche motivazioni delle dimissioni, apprese – si sottolinea – solo tramite le testate giornalistiche locali: «Ci tocca apprendere dalla stampa che alla base delle dimissioni ci sarebbe una perdita di entusiasmo, una forma di disincanto da parte della dimissionaria e/o scelte non condivise».
Da qui la richiesta politica netta: un chiarimento pubblico è urgente. «Chiediamo che il Sindaco spieghi nelle sedi preposte quanto accaduto. Basta con le omissioni. Governare una città è una responsabilità collettiva, non un affare privato e quando una componente della maggioranza se ne va, va fatta chiarezza. Tutto ciò è la palese dimostrazione che un progetto presentato come “inclusivo e aperto” si è trasformato, di fatto, in una gestione verticistica, opaca e autoreferenziale».