Zangaro lascia (irrevocabilmente) il Consiglio: crepe nella Maggioranza Stasi
Una delle figure più rappresentative della coalizione abbandona l’emiciclo non senza fare rumore: c’è chi parla di malessere diffuso e di una maggioranza che inizia a mostrare segni di affaticamento

CORIGLIANO-ROSSANO - Un fulmine a ciel (apparentemente) sereno si scaglia sulla maggioranza guidata dal sindaco Flavio Stasi: la consigliera comunale Liliana Zangaro ha rassegnato le proprie dimissioni dal Consiglio comunale. L'atto è stato formalizzato ufficialmente stamani (giovedì 31 luglio) con decorrenza immediata.
Liliana si è dimessa! - E Chissenefrega! - potrebbe obiettare qualcuno. Ma non è così, perché la Zangaro non è una figura qualunque nelle dinamiche politiche dello stasimo. Rieletta nella primavera del 2024 con 608 preferenze personali — tra i risultati più alti dell'intera tornata — è stata per anni una delle presenze più riconoscibili, fedeli e rappresentative del progetto politico guidato dal primo cittadino movimentista. Una sorta di “senatrice” di quella nuova filosofia che ha pervaso il governo civico della grande città jonica. Ecco perché la sua uscita di scena, più che sull'impatto numerico, potrebbe avere un forte valore simbolico. Anche e soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti politici.
Già, perché se l'uscita di scena è avvenuta senza troppi clamori (ed è l'unica cosa che sappiamo con certezza), indiscrezioni parlano di motivazioni ben più politiche che personali alla base di questa scelta. Si parlerebbe, infatti, di un crescente malessere, maturato nel tempo, legato alla scarsa condivisione delle scelte strategiche e a una sempre maggiore distanza tra il Consiglio e il cuore decisionale della Maggioranza. Un disincanto, insomma, che avrebbe progressivamente raffreddato il rapporto di fiducia costruito negli anni.
La domanda che ora molti si pongono è: si tratta di un caso isolato o dell’inizio di un cambio di clima nella maggioranza?
A quanto pare, quella di Liliana Zangaro non sarebbe l’unica voce a mostrare segni di insofferenza. Da tempo, negli ambienti politici locali, si mormora di altri consiglieri che starebbero accusando malumori, mal di pancia. Il nome di Tonino Uva, ad esempio, circola da settimane come quello di un esponente in fase di crescente distacco. E poi ci sono i cosiddetti “dormienti”: consiglieri silenziosi, poco presenti nel dibattito pubblico, che sembrano defilarsi progressivamente non solo dalla scena, ma forse anche dall’asse centrale della coalizione. Stanno solo prendendo tempo o stanno davvero valutando un passo di lato?
Nel frattempo, si apre la partita della surroga. In base ai risultati elettorali, la prima dei non eletti è l’attuale assessora all’assetto urbano, Tatiana Novello. Tuttavia, l’ipotesi che possa rinunciare alla sua attuale carica per entrare in Consiglio sembra al momento remota. Più probabile, invece, che a subentrare sia Ernesto Pugliese, secondo nella lista delle preferenze e figura da sempre vicina all’entourage stasiano.
Numericamente, la maggioranza rimarrebbe intatta. Politicamente, però, qualcosa si è incrinato. La dimissione di Liliana Zangaro potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg? Una domanda che — per il momento — resta aperta. Ma che in molti, nel silenzio dei palazzi e nei corridoi del Comune, sembrano iniziare a porsi.