Bilancio 2025 comune di Paludi: il gruppo "SiAmo Paludi" esprime voto contrario in Consiglio
Il gruppo politico ha spiegato le motivozioni alla base di tale decisione

PALUDI - «Durante il Consiglio Comunale, in merito al secondo punto all'ordine del giorno su “Assestamento generale di Bilancio e salvaguardia degli equilibri per l'esercizio 2025/27", il nostro gruppo politico ha analizzato e valutato la documentazione trasmessa, ed ha deciso di non approvare e, dunque, di esprimere voto contrario». È quanto dichiara in una nota il gruppo "SiAmo Paludi".
«Spieghiamo brevemente le motivazioni che ci hanno portato a decidere in questa direzione. Come già affermato da noi, in consigli precedenti, la scelta politica fatta da questa amministrazione di esternalizzare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, ha portato ad un tangibile aumento della tassa dei rifiuti. Inoltre, il servizio esterno avrebbe dovuto liberare gli operai comunali per poterli assegnare ad altri servizi, in primis le pulizie, ma da come stanno andando le cose crediamo che il gioco non sia valsa la candela, considerato che le stesse pulizie venivano garantite senza far pagare o cittadini (prova ne è l’incendio dell’altro giorno che anche grazie ai rovi e ai cespugli al bordo strada non tagliati, ha permesso al fuoco di passare oltre la strada verso valle)».
«Tutto ciò - aggiungono - ci fa dedurre che ci aspetta una legislatura all’insegna di aumenti dei tributi e diminuzione di intercettazione di finanziamenti e fondi per opere e servizi, considerato che nessun finanziamento in entrata risulta iscritto nel bilancio. Infatti, ciò che ha determinato in maniera decisiva la nostra scelta è, appunto, l’utilizzo che questa amministrazione ha deciso di fare dell’avanzo di amministrazione (un altro lascito della precedente amministrazione, e non come qualcuno di maggioranza che continua a mistificare la realtà dicendo che non ci sono soldi…oltre ai finanziamenti che hanno permesso l’organizzazione delle feste fino a Natale dell’anno scorso), avendo riscontrato quello che a nostro parere è un uso non prioritario dell’utilizzo di quest’ultimo».
«La legge, infatti, - vanno avanti - stabilisce delle priorità sull’utilizzo dell’avanzo: come la copertura di debiti fuori bilancio, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, finanziamento di spese di investimento e, in via residuale, per spese correnti non permanenti o per l'estinzione anticipata di prestiti. Diciamo che la quota di cofinanziamento per il bando biblioteche, quelle per l’assestamento del fondo di dubbia esigibilità e le spese per l’energia elettrica e il gas possono essere riconducibili a quello che dice la norma, per contro, secondo noi, l’avanzo non può essere utilizzato per manifestazioni estive, e non è il semplice inserimento della parola culturale che rende gli 8.403,24 euro prioritari per come prevede la legge!»
«Invece di finanziare le feste, il fondo poteva, ad esempio, essere utilizzato per connettere gli impianti fotovoltaici alla rete e renderli remunerativi, come quello posto sul centro culturale polifunzionale e soprattutto quello del cimitero, o per sistemare quello presente sulla comunità alloggio per anziani che è da più di sei mesi che non funziona e nessuno fino ad oggi ha mosso un dito per farlo riparare. Poteva essere utilizzato per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per alimentare le pompe del pozzo a Sidero, interventi di cui avrebbero beneficiato i cittadini. Invece, da quanto si evince dai dati di previsione, anche il canone acqua è aumentato ai danni dei città, visto che così si sarebbero potute abbassare le tariffe idriche, che invece probabilmente saranno aumentate».
«Si poteva utilizzare parte di questi soldi, ad esempio, per sistemare l’unica auto rimasta, quella dei vigili, che è rotta ormai da oltre un anno.
Ecco, in sintesi, noi avremmo speso queste somme in modo diverso, per questioni più urgenti e a beneficio della comunità. Ciò che ci auguriamo - concludono - è che le feste organizzate con queste somme, anziché con finanziamenti regionali o nazionali, almeno saranno utili a mantenere vivo il paese e favorire le attività commerciali presenti, perché se così non fosse, non ci sarebbe nemmeno un ritorno in termini di presenze e benefici, per nessuno e, dunque, come noi temiamo, questi soldi risulterebbero sperperati inutilmente».