18 ore fa:Il Circolo di FdI di Co-Ro esprime piena solidarietà a Giorgia Meloni per gli attacchi subiti
13 ore fa:Castrovillari, il cinema internazionale accende l’I-Fest 2025
19 ore fa:Gli scout Alto Jonio a sostegno della missione internazionale “Flotilla”
14 ore fa:Tentato furto in un’abitazione a Schiavonea: rintracciato e arrestato dai Carabinieri
16 ore fa:Salute, a Pietrapaola si potranno effettuare i prelievi ematici nel centro storico
19 ore fa:A Cosenza un incontro su Indro Montanelli: il giornalista e il conservatore
18 ore fa:Proposte e priorità per il rilancio di Marina di Sibari
12 ore fa:In 5 anni è sparito un paese: dal 2019 ad oggi il nord-est perde più di 7mila giovani elettori
16 ore fa:Il rugby internazionale torna in Calabria: Cosenza ospiterà la partita Italia vs Irlanda
13 ore fa:Paura a Thurio, TIR in fiamme sulla Statale 106

«Tutelare i cittadini della tratta ferroviaria Jonica. A loro nessun “diritto di mobilità”»

1 minuti di lettura

CALABRIA - «Nel nuovo orario ferroviario della tratta Jonica da Sibari a Catanzaro del prossimo anno 2022-2023, la direzione regionale di Trenitalia, ha introdotto variazioni e fermate che stravolgono i servizi e impediscono a tanti cittadini il "Diritto di Mobilità"».

Così in una nota la Responsabile Mezzogiorno di Italia Viva Calabria, Caterina Urso.

«Trenitalia-Calabria - continua Caterina Urso - per la formazione degli orari e delle fermate consulta i cittadini, conduce analisi dei bisogni e sulla domanda di trasporto, in particolare consulta il comitato dei pendolari? Evidentemente no! I cittadini della costa ionica fortemente sfavoriti dall'arretratezza del sistema di mobilità Strada 106 e ferrovia jonica, anziché poter usufruire dell'ampliamento dei collegamenti ferroviari, dorsale fondamentale di comunicazione, con il nuovo orario sono pesantemente penalizzati».

«È necessario che Trenitalia-Calabria apporti le variazioni non gradite ai cittadini e ripristini gli orari per i treni regionali delle fasce 06.00-09.00/13.00- 16.00 sulla tratta Catanzaro-Sibari e che non venga soppressa la fermata di Torre Melissa. Semmai è il caso di aggiungere altri servizi e collegamenti per consentire a giovani pendolari e turisti di potersi muovere in piena libertà. Italia Viva Calabria ritiene che i servizi debbano essere migliorati e non ridotti».

«Ferrovie dello Stato e la Regione Calabria - continua la Responsabile Mezzogiorno di Italia Viva Calabria - dedicano tanta attenzione al potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria jonica ma invece, purtroppo, si va in direzione opposta, riducendo l'offerta dei collegamenti con approccio antistorico e anacronistico. Contro i cittadini. Il nostro pieno appoggio, quindi, alle istanze dei pendolari calabresi ed in particolare per quelli della tratta Sibari-Catanzaro».

 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia