Il sogno dei nuovi treni sulla ionica: «Si spacciano come successi ritardi clamorosi»
Marco Palopoli (presidente "25 Aprile - Marco De Simone") critica l'annuncio-spot dell'assessore Orsomarso a Co-Ro, lancia pesanti accuse nei confronti Rfi-Trenitalia e richiama il Pd a un'opposizione più incalzante

CORIGLIANO-ROSSANO - Era immaginabile che dopo l'annuncio (l'ennesimo) del potenziamento e restyling della mobilità ferroviaria ionica da parte dell'assessore regionale Orsomarso (ne abbiamo parlato qui) arrivassero a pioggia, oltre che a bomba, critiche a più non posso sul capo del dipartimento turismo della Regione Calabria. Il motivo? Semplice, quanto scontato: di annunciati nuovi treni che prendessero il posto delle vecchie e puzzolenti littorine che viaggiano sulla dorsale orientale ne abbiamo contati a iosa negli ultimi anni, purtroppo - però - hanno solo viaggiato nella testa della politica.
A ritornare sull'annuncio spot di Orsomarso, questa volta, è Marco Paolopoli, presidente dell'associazione "25 Aprile - Marco De Simone", già candidato alle scorse elezioni regionali nella lista a sostegno dell'ex governatore Mario Oliverio. «Mi sarei aspettato - scrive oggi Palopoli in una nota - che oltre la propaganda e il lancio pubblicitario dei nuovi treni, l’assessore regionale Orsomarso e l'amministratore delegato di Trenitalia Fanelli avessero fatto menzione del “Contratto di Servizio” firmato l’11 novembre 2019 tra la giunta Oliverio e Trenitalia, rappresentata dall’allora direttrice della Divisione passeggeri regionale Sabrina De Filippis».
È una rivendicazione bella e buona quella di Palopoli che, in sostanza, riappropria la paternità dei nuovi treni (che per il momento rimangono solo in premessa) al precedente governo regionale. «È quel contratto di servizio - precisa infatti Palopoli - che prevede l’acquisto di 29 treni, in particolare 14 nuovi elettrotreni a 4 casse, 13 nuovi treni bimodali e 2 locomotive diesel da consegnare, sulla base di un programma annuale già stabilito in contratto, a partire dal 2021e da concludersi entro il 2026».
Il presidente dell'associazione 25 aprile ricorda ancora che il rinnovo della flotta di Trenitalia in Calabria è figlio di quell'accordo anche se «ogni volta che arriva un nuovo treno, assistiamo a comunicati stampa in cui l’assessore regionale di turno si intesta meriti di altri».
Piuttosto, incalza Palopoli, «mi sarei aspettato che nell’incontro si fosse fatto anche il punto sull’elettrificazione della linea Ionica, dello stato di avanzamento dei lavori sulla tratta. Che si desse notizia ai cittadini della nostra città su quanto già speso dei 650 milioni di euro previsti per l’ammodernamento della ferrovia ionica, per l’elettrificazione e l’eliminazione dei passaggi a livello. Che si desse conto delle ragioni per cui da oltre due anni i lavori sono fermi e l'opera rimane incompiuta».
«L’Accordo Quadro firmato ad Agosto 2018 tra Regione Calabria e Rfi - aggiunge Paolpoli - ha previsto che l’elettrificazione delle linee tra Sibari e Catanzaro Lido e tra Lamezia Terme e Catanzaro Lido venissero completate entro il 2022-2023. Con enfasi nei mesi scorsi rete ferroviaria italiana ha comunicato che i lavori saranno conclusi entro il 2026, quasi magnificando l’accelerazione nell’esecuzione dei lavori. Incredibile. Che faccia tosta».
Non solo per la società che gestisce la rete ferroviaria italiana, Palopoli ne ha ancora anche per l’assessore Orsomarso, bersaglio del j'accuse politico del sostenitore di Oliverio: «chiedesse conto, indignato, a Rfi - dice l'ex candidato al Consiglio regionale riferendosi all'assessore - dei gravi ritardi accumulati nei lavori di ammodernamento della ferrovia. Solo autoattribuzioni e la celebrazione dei treni già acquistati dalla giunta di Centro Sinistra e che per come previsto dovrebbero essere tutti consegnati entro il 2026». «Il problema della nostra Regione - incalza - è che chi amministra non ha memoria storica ed onestà intellettuale nel riconoscere i meriti di coloro che, se anche appartenenti ad altri partiti e rappresentanti di maggioranze diverse dalla loro, hanno profuso impegno e conseguito risultati per la Calabria».
In realtà, a leggere le dichiarazioni di Paolopoli, oggi Regione e Trenitalia starebbero spacciando come successo un ritardo clamoroso! E poi incalza nella polemica politica che non risparmia nemmeno gli "amici" del Partito democratico: «nonostante gli scarica barile tra commissari e istituzioni democraticamente eletti il Re è nudo. Spero che le forze di opposizione e soprattutto il PD siano capaci di rivendicare le cose buone fatte precedentemente e di incalzare nel merito e con puntualità ritardi ed inadempienze di quasi tre anni di giunte del Centro destra. Al PD e all'opposizione democratica è richiesto uno scatto di orgoglio, ma anche l'esercizio di una funzione di rappresentanza che deve essere condotta con rigore e sempre ancorata al merito delle questioni e problematiche che interessano la nostra regione ed un vasto territorio come quello ionico. L'opposizione democratica ha il dovere di mettere in campo una iniziativa concreta, costante, incisiva per demistificare la campagna propagandistica che sino ad ora ha contrassegnato il centrodestra alla guida della Regione».