Uno sguardo al futuro, in un video come sarà la SS106 Sibari-Corigliano-Rossano | VIDEO
Ecco dettagli, opere e la roadmap di un progetto cruciale per la mobilità e lo sviluppo della Calabria ionica. Intanto lunedì si è chiusa la prima fase della procedura di gara

CORIGLIANO-ROSSANO - Si sta delineando un capitolo cruciale per le infrastrutture della Calabria. il progetto per la nuova Statale 106 Jonica, nel tratto così strategico che va da Sibari fino a Coserie, passando per Corigliano-Rossano, sta entrando nel vivo.
Proprio lunedì 30 giugno, infatti, si sono chiusi i termini per la presentazione delle proposte per la gara d'appalto integrata che prevede la progettazione esecutiva e la successiva cantierizzazione dei lavori. Un passo importante in un momento in cui il territorio continua a rivendicare, ancora più forza, l'ammodernamento di tutto il tronco stradale non ammodernato della Jonica fino a Reggio Calabria e con particolare riguardo ai lotti compresi tra Coserie e Gabella e quindi tra Corigliano-Rossano e Crotone.
È questo, infatti, uno dei tratti più critici della dorsale orientale calabrese sul quale continua l'eterna mattanza di vite. La buona notizia è che la Dirigenza Territoriale di Anas e il Commissario straordinario per la SS106, Francesco Caporaso, hanno definito l'iter progettuale mandando il Progetto di Fattibilità tecnico-economico proprio del tratto a sud di Rossano in procedura VIA che si sta effettuando in Regione Calabria. Dopodiché serviranno i soldi per la realizzazione. E quelli dovrà metterceli il Governo, per l'esattezza 5,4 miliardi di Euro!
Ora, però, è il tempo della Sibari-Corigliano-Rossano. Con la chiusura della procedura di gara, lunedì scorso, l'attesa si concentra su Anas, che avrà sei mesi per l'aggiudicazione definitiva di quest'opera così imponente. Dopodiché, i tempi sono ben scanditi: 210 giorni, ovvero sette mesi, saranno a disposizione per mettere a punto il progetto esecutivo, che poi dovrà essere verificato dello stesse ente per le strade nell'arco di altri due mesi, circa 60 giorni. Se tutto andrà come previsto - e c'è grande ottimismo - l'iter complessivo richiederà nove mesi, il che significa che i cantieri potrebbero prendere il via già a settembre del 2026.
Stiamo parlando di circa 32 chilometri di strada, un percorso che si snoderà tra l'innesto con la SS534 a Sibari e il viadotto Coserie a Corigliano-Rossano, con un'ulteriore deviazione di due chilometri che punterà verso il mare lungo il canale degli Stombi a Sibari.
E quando si parla di "imponente", non si esagera. Il rendering video che abbiamo oggi la possibilità di pubblicare in anteprima (vedi in fondo alla pagina) ci dà un'idea chiara delle opere d'ingegneria che caratterizzeranno questo tratto.
Ci saranno ben 29 viadotti, per una lunghezza totale di cinque chilometri, e dieci svincoli per facilitare la connessione con il territorio.
Ma il cuore del progetto, le opere che davvero catturano l'attenzione, sono sei grandi viadotti e una galleria artificiale. Pensiamo all'Oliveto con i suoi 630 metri, al Coriglianeto di 410 metri, al più breve Malfrancato di 105 metri, al San Mauro di 264 metri, e poi al Crati, che si estende per 760 metri.
Ma l'opera forse più emblematica sarà il grande viadotto urbano di Corigliano, lungo ben 1.108 metri, una struttura che è stata pensata non solo per la viabilità, ma anche per ospitare un vero e proprio parco urbano sottostante, integrandosi così nel tessuto cittadino. A completare il quadro, la galleria artificiale di Rossano, con i suoi 1.395 metri, che bypassera lo scalo bizantino percorrendo il corridoio ferroviario.
Dietro a queste imponenti strutture, ci sono numeri che danno la misura della sfida ingegneristica e costruttiva e che sono gli stessi sui quali ha lavorato l'ormai ex responsabile delle Nuove Opere Calabria, l'ing Silvio Canalella (proprio oggi assegnato allo stesso ruolo in Sicilia). Per la realizzazione dei 32 km di strada, infatti, si prevedono movimenti terra per 6,5 milioni di metri cubi, l'utilizzo di 400 mila tonnellate di acciaio e 1,3 milioni di metri cubi di calcestruzzo, senza contare i 50 mila metri quadri di prefabbricati. Cifre che da sole raccontano la grandezza dell'intervento.
Ma al di là dei numeri e delle strutture, i veri protagonisti sono i benefici che questa nuova Statale 106 porterà. Innanzitutto, un livello di sicurezza decisamente più alto, il tutto gestito con costi e tempi che mirano alla sostenibilità. L'impatto ambientale è stato attentamente considerato, cercando di ridurlo al minimo. E poi c'è l'aspetto economico: si prevede una ricaduta davvero significativa sul territorio, perché la nuova strada collegherà in modo più efficiente aree urbane, zone industriali, agricole e turistiche, fungendo da leva per lo sviluppo del territorio.
Diventerà un sistema integrato che unirà il corridoi Adriatico-Jonico-Tirrenico, connettendosi anche con l'Autostrada del Mediterraneo e, più in generale, ampliando la rete di collegamenti. Questo significa servire un bacino potenziale di circa 200.000 utenti, migliorando la vita di intere comunità. E non è finita: l'infrastruttura darà un contributo fondamentale allo sviluppo dell'hub portuale di Corigliano e, dettaglio non da poco, garantirà anche il collegamento con il futuro presidio ospedaliero della Sibaritide.
Insomma, la nuova SS 106 Sibari-Coserie non è solo un progetto stradale; è una visione, un passo avanti decisivo per la modernizzazione e il futuro della Calabria, un investimento che promette di ripagare ampiamente in termini di sicurezza, sviluppo e benessere per la regione. Qualcosa che fino ad oggi era rimasta solo nei sogni di una terra che non ha mai saputo osare il concreto.