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Clima di tensione ieri sera a Mandatoriccio durante il comizio dell'ex sindaco Cornicello

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MANDATORICCIO – «L’atto vile da parte di insensati e irresposabili». Così, l’avvocato Cornicello, ormai ex sindaco di Mandatoriccio, ha definito le dimissioni dei tre consiglieri di maggioranza e dei tre di minoranza, i quali, hanno determinato la caduta dell’amministrazione comunale a sette mesi dalla sua naturale scadenza.

Consiglieri ed ex sindaco hanno confermato la presenza di disguidi, nati fin da subito, all’interno della squadra, e di alcuni elementi che bramavano la caduta del primo cittadino, aspettando il momento propizio. Cornicello ha asserito che questo «folle gesto» sia dovuto al suo perseguire «l’interesse comune, senza mai piegarsi a quello particolare».

Nel ricordare alla piazza il suo operato, vi si è rivolto come «una carta velina senza macchia», nonostante le molte turbolenze all’interno del gruppo («da loro sopportate per adempiere al compito che erano stati chiamati a ricoprire») e ricordando a tal proposito, le sue dimissioni avvenute già due anni fa e successivamente ritirate.

Nel corso della serata sono stati ripercorsi i fatti politici degli ultimi anni, intrecciati a storie di nomine, storie familiari, vecchi o nuovi rancori e obbiettivi raggiunti. Nel descrivere la difficile realtà di Mandatoriccio, i problemi risolti e quelli ancora persistenti, non sono mancate le esternazioni di perplessità e insicurezza sulla gestione degli stessi da parte di un commissario, e la penalizzazione che subirà il popolo per via di quest’ultimo, soprattutto in questo specifico momento estivo.

L’intervento si è concluso con l’invito alla popolazione a scegliere bene il rappresentante futuro, esortando a valutare in base ai fatti storico-politici portati alla luce. Infine, l’ex sindaco, ha ringraziato i cittadini per l’appoggio dimostrato negli anni della sua amministrazione, seppur visibilmente amareggiato dalla brusca interruzione.

Virginia Diaco
Autore: Virginia Diaco

Studio materie umanistiche e amo scrivere. Ho ricevuto diversi riconoscimenti in ambito letterario, tra cui il V Premio Internazionale di poesia “Giovanni Bertacchi” con la poesia “Preghiera alla vita che toglie vita” e la Menzione della Giuria nella prima edizione del Concorso Letterario Internazionale “Il Viaggio” con la poesia “Consumato negli occhi”. Attraverso le parole esprimo il mio mondo, grazie ad esse conosco quello altrui. Lo scopo più forte che sento di avere è quello di rendere giustizia - quanto più possibile - alla bellezza, all’arte e alle vulnerabilità sociali.