Clima di tensione ieri sera a Mandatoriccio durante il comizio dell'ex sindaco Cornicello
Il primo cittadino sfiduciato, dalla loggia di piazza Garibaldi ha commentato la fine anticipata del suo mandato: «Atto vile da insensati e irresponsabili»

MANDATORICCIO – «L’atto vile da parte di insensati e irresposabili». Così, l’avvocato Cornicello, ormai ex sindaco di Mandatoriccio, ha definito le dimissioni dei tre consiglieri di maggioranza e dei tre di minoranza, i quali, hanno determinato la caduta dell’amministrazione comunale a sette mesi dalla sua naturale scadenza.
Consiglieri ed ex sindaco hanno confermato la presenza di disguidi, nati fin da subito, all’interno della squadra, e di alcuni elementi che bramavano la caduta del primo cittadino, aspettando il momento propizio. Cornicello ha asserito che questo «folle gesto» sia dovuto al suo perseguire «l’interesse comune, senza mai piegarsi a quello particolare».
Nel ricordare alla piazza il suo operato, vi si è rivolto come «una carta velina senza macchia», nonostante le molte turbolenze all’interno del gruppo («da loro sopportate per adempiere al compito che erano stati chiamati a ricoprire») e ricordando a tal proposito, le sue dimissioni avvenute già due anni fa e successivamente ritirate.
Nel corso della serata sono stati ripercorsi i fatti politici degli ultimi anni, intrecciati a storie di nomine, storie familiari, vecchi o nuovi rancori e obbiettivi raggiunti. Nel descrivere la difficile realtà di Mandatoriccio, i problemi risolti e quelli ancora persistenti, non sono mancate le esternazioni di perplessità e insicurezza sulla gestione degli stessi da parte di un commissario, e la penalizzazione che subirà il popolo per via di quest’ultimo, soprattutto in questo specifico momento estivo.
L’intervento si è concluso con l’invito alla popolazione a scegliere bene il rappresentante futuro, esortando a valutare in base ai fatti storico-politici portati alla luce. Infine, l’ex sindaco, ha ringraziato i cittadini per l’appoggio dimostrato negli anni della sua amministrazione, seppur visibilmente amareggiato dalla brusca interruzione.