Provinciali, Stasi verso la candidatura autonoma: ha già raccolto quasi 250 firme
Per essere candidato gliene mancano all’appello circa “un paio di dozzine”. Il sindaco di Co-Ro potrebbe raccogliere il consenso dei comuni del basso Jonio e della Sila Greca (tranne Crosia). E la sorpresa potrebbe essere Rende
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CORIGLIANO-ROSSANO – Se alla fine Stasi riuscirà a portare sul tavolo del segretario generale della Provincia di Cosenza le 270 sottoscrizioni necessarie alla sua candidatura a Presidente da esponente autonomo (e senza sigle di partito alle spalle) avrà già compiuto un’impresa gigantesca. Se poi dopo questa impresa riuscirà a far convergere sul suo nome i voti dei Consigli comunali di Corigliano-Rossano e di un’altra città della Fascia E (con popolazione superiore a 30mila abitanti) allora l’impresa diventerà titanica. E l’obiettivo di raggiungere lo scranno più alto del palazzo del governo di piazza XV Marzo potrebbe essere realmente raggiunto.
Prima, però, servono una serie di passaggi propedeutici. Dicevamo della raccolta delle firme che si raccolgono tra i grandi elettori (sindaci e consiglieri comunali). Ne servono poco più di 270 per validare la candidatura. Sappiamo che i comuni del basso Jonio e della Sila greca hanno già raccolto le loro firme che porteranno in “dono” al candidato presidente che garantirà una voce concreta e di dignità a quest’area della provincia da sempre bistrattata e, per questo, oggi una delle più depresse dell’intera Calabria.
In testa alle sacrosante pretese di questi territori (9 comuni in tutto) si è posta la sindaca di Cariati, Filomena Greco. Non c’è Crosia che, pur essendo il comune numericamente più popoloso dell’intero comprensorio e quello nevralgico nel comprensorio del basso Jonio, ha scelto – per il momento – una linea più autonomista nel voto delle presidenziali di marzo. Non c’è nemmeno Longobucco il cui Consiglio comunale è stato sciolto anticipatamente. Nove in tutto, dicevamo, che potrebbero produrre un totale di firme comprese tra 91 e 134. Un bel gruzzolo che potrebbe andare a finire diritto sulla scheda per la candidatura a presidente del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che a sua volta porterebbe in “dote” almeno 13 firme della sua maggioranza.
E si potrebbe arrivare a raggiungere un range tra 104 e 147 sottoscrizioni: un bel punto di partenza se si pensa che Stasi in questa competizione non avrà alle spalle (almeno ufficialmente) nessun apparato di partito. Resterebbero da raccogliere poco più di un centinaio di sottoscrizioni. Voci vicine all’ambiente di Stasi confermano che di firme ad oggi, a 10 giorni dalla presentazione delle candidature, ne mancherebbero solo “un paio di dozzine”. A quanto pare, infatti, il sindaco della terza città della Calabria starebbe raccogliendo proseliti anche in altri comuni del cosentino. E qui potrebbero davvero cambiare tutti gli equilibri in gioco.
C’è un comune su tutti che Stasi potrebbe convincere a portare sulle sue posizioni, non solo in quella fredda ottica algebrica delle firme ma soprattutto nel più importante quadro delle preferenze. E quel comune è Rende e, quindi, il sindaco Marcello Manna che può considerarsi un battitore libero in quelle che sono le dinamiche dei partiti e degli schieramenti. L’asse Stasi-Manna ha un costrutto vero e fondato, essendosi trovati dalla stessa parte del fronte, più volte, in diverse questioni che in questi anni hanno affrontato i comuni della provincia di Cosenza. Non ultima l’emergenza rifiuti.
I voti ponderati che all’esito delle urne potrebbero produrre i comuni di Corigliano-Rossano e Rende (Fascia E) insieme a quelli dei comuni delle periferie della provincia, dove Stasi sta cercando di “colpire” vestendo i panni di un novello Robespierre per tentare la rivoluzione del Terzo Stato contro i due blocchi storici di Centrodestra e Centrosinistra, potrebbero far emergere un risultato inaspettato. Dicevamo, una vera e propria impresa titanica.