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No lungomare? No riutilizzo del sito! Stasi “bussa” a Enel: «Investimenti ecosostenibili»

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CORIGLIANO-ROSSANO – Se non si ritorna a parlare concretamente di sviluppo dell’ex sito di produzione Enel e se tutti i progetti in campo non prevedono uno sviluppo organico del territorio circostante, si può chiudere sin d’ora ogni ragionamento futuro. È questo, in sintesi, lo Stasi pensiero. Il sindaco è ritornato con forza a parlare dello sviluppo del polo industriale di Sant’Irene-Cutura, ponendo – questa volta in modo incontrovertibile – dei paletti chiari.

Stasi vuole che ogni progetto di riqualificazione di quell’area preveda innanzitutto la realizzazione del lungomare e, non in secondo luogo, la rigenerazione totale (e non parziale) dell’intero complesso occupato un tempo dalla centrale.

«Ho sempre ribadito al colosso energetico – precisa il primo cittadino che in questi anni ha interloquito spesso con Enel - come non sia più accettabile "prendere tempo" e che si sarebbe dovuto definire nel corso del mio mandato il futuro del sito, così come ho sempre sottolineato l'obiettivo inderogabile dell'Amministrazione di realizzare il lungomare unico e quindi l'esigenza che Enel lasci gli spazi a disposizione della comunità ed investa in progetti compatibili ed ecosostenibili. Purtroppo, nonostante grande disponibilità, non sono stati fatti significativi passi in avanti e risulta quindi necessario sollevare nuovamente la questione».

Insomma, finora si è ragionato con le buone. Adesso, però, che la scadenza del mandato è prossima e servono risultati concreti, il tempo delle “parole” sembrerebbe essere giunto al capolinea. Anche perché oggi, così come per tutte le grandi opere pubbliche che si spera possano interessare il territorio, ci sono due elementi che non si possono non tenere in considerazione: da un lato gli investimenti del Pnrr, dall’altro le esigenze di lavoro e benessere che scaturiranno dalla crisi economica che ci accingiamo a vivere in tutta la sua spietatezza.

«Alla luce delle possibilità aperte dal PNRR – precisa ancora il sindaco di Co-Ro - è giunto il tempo di assumere impegni seri, senza più proporre microinterventi privi di impatti significativi sul territorio che quindi, a questo punto, non interessano più se non inquadrati in un piano di rilancio complessivo ed ecosostenibile del sito produttivo: questa è la posizione espressa nei confronti dei diretti interessati e che ribadisco, quindi, pubblicamente affinché sia patrimonio collettivo e possa essere condivisa dalle rappresentazioni sindacali e di categoria calabresi».

E poi il messaggio finale che sa tanto di ultimatum senza ripensamenti: «Enel, la Regione Calabria ed i Ministeri competenti non possono fingere, nell'ambito del Piano di Ripresa e Resilienza, che il sito di Sant'Irene non esista o relegarlo a "questione marginale": è necessario – sottolinea Stasi - non perdere più tempo e condividere un progetto complessivo ed investimenti seri, compatibili con gli indirizzi del territorio a partire dalla unificazione del lungomare, che guardino al futuro ed alla voglia della nostra terra di contribuire alla crescita del Paese».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.