7 ore fa:Il sindaco di cariati Cataldo Minò In corsa con “Occhiuto Presidente”
4 ore fa:Davide Tavernise si ricandida al Consiglio regionale con il M5S a sostegno di Tridico
51 minuti fa:La Vignetta dell'Eco
3 ore fa:Porto di Corigliano: un patrimonio da difendere, rilanciare e condividere
3 ore fa:Informatica, Domenico Talia dell’Unical riceve l’Euro-Par Achievement Award 2025
4 ore fa:Scuola Via Nizza, Stasi fa il punto sui lavori: comunicate le nuove sedi
21 minuti fa:Villapiana, Sidercem ottiene l’autorizzazione del Mit per le prove su materiali da costruzione
2 ore fa:Schiavonea si accende con la musica e le luci di "Mare in Fest"
5 ore fa:A Cariati «il degrado è sotto gli occhi di tutti»
1 ora fa:Plataci è ufficialmente connessa alla fibra: al via la nuova era digitale

«La ricostruzione di Gratteri è lucida e precisa: le mafie si concentrano dove vi sono le risorse maggiori»

2 minuti di lettura

CATANZARO - «Come al solito il Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, rappresenta una situazione della Calabria con grande lucidità e lungimiranza. È notoria la presenza della 'ndrangheta nelle istituzioni, così come la collusione di pezzi dello Stato e della politica con tali soggetti, al fine di poter gestire e amministrare le grandi risorse esistenti e che verranno a seguito delle opportunità offerte dal Pnrr. La ricostruzione operata dal dott. Gratteri non solo è lucida e precisa, ma consente di avere delle certezze che prima rappresentavano solo delle ipotesi».

È quanto afferma il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno che così continua: «Le indagini sinora svolte hanno fatto emergere una circostanza ineluttabile: le mafie si concentrano dove vi sono le risorse maggiori e possono lucrare al massimo con il loro sistema di controllo e, nel contempo, soffocamento della libera impresa o gestione della cosa pubblica. In Calabria, è inutile nasconderlo, la classe politica è fortemente sostenuta e, comunque, condizionata dalla 'ndrangheta. Così come anche gran parte del sistema imprenditoriale. Le maggiori risorse, allo stato, sono i lavori pubblici, la gestione degli enti e dei territori e, infine, la sanità privata e in forma minoritaria quella pubblica». 

«Gran parte del bilancio regionale – spiega - è interessato dalla spesa sanitaria, senza aggiungere gli enormi importi che le ASP hanno versato e devono versare a tantissimi creditori. È vero che vi sono fatture pagate due-tre volte, ma è anche inquietante la impossibilità di ricostruire la contabilità e gli eventi mortali che hanno accompagnato momenti in cui qualcuno si era impegnato a ricostruire tale situazione. Circostanza inquietanti che, però, rientrano in quel disegno di controllo totalitario che non può e non deve lasciare spazio ai possibili guastatori. Un sistema collaudato che ha retto sempre e che oggi potrebbe vacillare solo con un'azione condivisa della politica con le parti sociali e, in particolare, con le Istituzioni».

«Un percorso – aggiunge - che dovrebbe essere accompagnato da una collaborazione forte e continua con le Procure e, in particolare, con quella di Catanzaro, oltre che con le Forze dell'Ordine, che potrebbe portare ad uno smantellamento del sistema criminale-burocratico. Ma, per fare ciò ci vuole volontà certa, impermeabilità e distanza dal malaffare».

«La Lega ha intrapreso questa strada e la porterà fino in fondo senza se e senza ma, ringraziando tutti coloro che sosterranno questa battaglia vitale per la bonifica calabrese. E la presidenza della Commissione anti-ndrangheta nella persona di Giuseppe Gelardi, preside e persona di alto valore morale ed etico, comprova la volontà del partito di andare fino in fondo verso una legalità concreta e non solo proclamata. Naturalmente, ci si aspettano risposte concrete e collaborazioni da parte di tutte le istituzioni per un percorso comune. Solo così si potrà frenare e rallentare l'azione delle lobby di potere, affaristiche e 'ndranghetistiche» conclude.     

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.