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Algieri: «Vergognoso candidare mogli e figlie di impresentabili per ereditare la poltrona alla Regione»

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CORIGLIANO ROSSANO - Utilizzare la norma sulla doppia preferenza di genere per candidare parenti di soggetti altrimenti impresentabili è vergognoso.

Tuona così Graziella Algieri, avvocato di Corigliano-Rossano e candidata al consiglio regionale nella lista deMagistris Presidente, in merito all'uso improprio della legge sulla presenza delle quote rosa in politica: «Da giurista - continua - dico che le norme si rispettano».

«La legge relativa alle pari opportunità in politica, e quindi della doppia preferenza, è stata possibile solo grazie al Governo - continua la Algieri - Rammentiamo le sonore bocciature da parte del legislatore calabrese sulla proposta: se oggi si vota con queste modalità è solo grazie al sollecito del Presidente del Consiglio e quindi, diciamo pure, ad una vera imposizione».

«È inaccettabile - prosegue la Algieri - utilizzare questa norma per candidare mogli e figlie di qualcuno al fine di far ereditare la poltrona regionale attraverso il tentativo di presentarsi ai calabresi sotto mentite spoglie e con un nome “rosa” che risulta maggiormente candidabile. Da donna, tutto questo è umiliante. Alle donne e agli uomini calabresi liberi dico di votare le donne libere che non si lasciano strumentalizzare e che non sono prestanomi di vecchi uomini della politica. Votate le competenze e il nuovo».

Graziella Algieri, che per la prima volta si candida ad un ruolo istituzionale, fa poi un'analisi del dato della presenza femminile nella politica italiana, purtroppo scarsa. 

«La diversità di genere – conclude la Algieri - a tutti i livelli, da quelli aziendali a quelli politici, apporta solo benefici. La doppia preferenza è uno strumento utile per votare, insieme ad un uomo, donne competenti, libere e non meri prestanomi. Non raggiriamo la norma sulla doppia preferenza, usiamola con le corrette intenzioni del legislatore: valorizzare la presenza delle donne nelle istituzioni e non usarle "in prestito” a qualche vecchio marpione».

Paola Chiodi
Autore: Paola Chiodi

Curiosa, solare e precisa. Laureata in Comunicazione e Dams all'Università della Calabria, ha perfezionato gli studi con un Master in Giornalismo e Comunicazione insieme alle più grandi firme del panorama nazionale. Dal copywriting e la comunicazione per il web è entrata da subito nel mondo del giornalismo televisivo, come inviata e conduttrice di format, speciali e servizi. Si occupa di eventi culturali, per i quali è responsabile dell'ufficio stampa e cura la comunicazione istituzionale di associazioni e confederazioni nazionali. La sua più grande passione è l’arte, ma adora anche il vintage e il teatro (dalla commedia all’opera).