Turni di lavoro non conformi al CCNL nell'Arma: SIC Calabria chiede interventi immediati
Il segretario generale regionale, Di Tillo, ha formalmente richiesto un intervento urgente per affrontare le gravi irregolarità organizzative riscontrate in merito ai turni di servizio del personale dell’Arma in diversi Comandi della regione

COSENZA - Il segretario generale regionale del SIC Calabria, Amedeo Di Tillo, ha formalmente richiesto al Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Gen. Riccardo Sciuto, un intervento urgente per affrontare le gravi irregolarità organizzative riscontrate in merito ai turni di servizio del personale dell’Arma in diversi Comandi della regione.
«Da segnalazioni pervenute - si legge nella nota - risulta che i militari in servizio in alcune Stazioni capoluogo calabresi, siano costantemente impiegati in turni da otto ore, in violazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che prevede, per il personale dell’Arma, turnazioni di sei ore. Una situazione aggravata dal mancato rispetto del riposo minimo di undici ore tra un turno e l’altro, come sancito dall’articolo 7 del D.Lgs. 66/2003. Queste prassi non possono più essere giustificate come misure straordinarie o temporanee, poiché si protraggono dal 2019 ed il solo fatto che le ore di lavoro eccedenti quanto stabilito dalla normativa contrattuale vigente sono retribuite al 100%, non può certamente rappresentare ragione valida e sufficiente per derogare ad una legge dello Stato e continuare ad agire in violazione di discipline e regolamenti».
«Siamo già intervenuti più volte e pubblicamente - va avanti Di Tillo a nome del Sindacato Sic - per evidenziare gli effetti negativi prodotti da una siffatta organizzazione del lavoro che impatta fortemente sul benessere psicofisico dei militari e compromette la qualità del servizio, con ricadute dirette sulla sicurezza degli operatori e, di conseguenza, sulla collettività».
«Adesso siamo costretti a ritornare sulla questione per chiedere con fermezza di ripristinare quanto prima il CCNL e la normativa vigente in materia di organizzazione del lavoro tutelando al contempo le esigenze operative dell’Arma e l’irrinunciabile obiettivo della salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica a beneficio di tutti i cittadini. Deve infatti essere chiaro che il rispetto dei diritti dei lavoratori non è alternativo all’efficienza del servizio, ma ne è condizione essenziale».
«Il sindacato SIC Calabria chiede quindi azioni concrete e tempestive per correggere una evidente distorsione del sistema che si è consolidata al di fuori dei parametri normativi e contrattuali ed è perciò incompatibile con i principi e il sistema di valori dell’Arma dei carabinieri».