Secondo Carrozza (Si) Spirlì e Draghi sono «spettatori ignobili del rogo in Calabria»
Il politico di Sinistra Italiana fa un elenco di tutti i corresponsabili di questo disastro ambientale: «Dall’irresponsabilità della Regione agli interessi privati deviati»
CATANZARO - «Irresponsabilità della Regione Calabria priva di un Piano di Prevenzione e Antincendi degno di essere chiamato tale. Strafottenza e noncuranza delle Istituzioni e del Governo Nazionale. Decenni di neoliberismo applicato con tagli dei finanziamenti per manutenzione, prevenzione e infrastrutture come invasi d'acqua e sentieri tagliafuoco. Riduzione drastica del personale forestale, blocco delle assunzioni. Menefreghismo della politica intera o quasi. Interessi privati deviati e la solita presenza devastante, distopica e criminale della ‘ndrangheta che tutto distrugge, violenta e deturpa per i suoi interessi criminali legati al profitto. L'inciviltà di chi va in montagna senza rispetto per l'ambiente. Il killeraggio ambientale e omicida di chi innesca gli incendi, l'insolente ignavia, l'indifferenza e il menefreghismo di una società calabrese amorfa e indolente. Questi sono i dati anagrafici dei corresponsabili di un disastro incalcolabile e distruttivo».
È quanto afferma Giuseppe Carrozza della Segreteria Regionale di Sinistra Italiana che così continua: «Oggi gran parte della storia, del patrimonio botanico, forestale e faunistico dell'Aspromonte è scomparsa per sempre, ad oggi tre sono state le vittime umane arse vive nel disperato tentativo di salvare i propri uliveti e frutteti e il dissesto idrogeologico già precario e fragilissimo è stato ulteriormente compromesso».
«Arrivederci ai prossimi nubifragi o bombe d'acqua, - aggiunge - come le chiamano oggi, ai prossimi eventi atmosferici estremi che seguiranno il caldo anormale e insopportabile di una bruttissima estate, la più calda di sempre, la più criminale di sempre. Intanto, mentre tutto brucia, la Giunta Regionale è stata impegnata in sagre e impegni elettorali».
«Spirlì, Assessori e consiglieri regionali del centro-destra hanno sostituito gli orchestrali del Titanic e in una pausa del loro surreale spettacolo si sono degnati di chiedere aiuto alle Istituzioni Nazionali e così Draghi ha annunciato la mobilitazione di uomini e mezzi della Protezione Civile per la Calabria, ma ancora siamo fermi agli annunci, mentre il fuoco, molto più concreto e spietato non si ferma, se ne fotte e continua a bruciare, a distruggere, ad uccidere animali e persone e anche l'anima dei calabresi civili, onesti e innamorati della propria terra oramai abbandonati a se stessi e considerati "Numeri e Figli di Un Dio Minore"» conclude.
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