7 ore fa:Tarsia: dal 2026 parte la gestione diretta della mensa scolastica
8 ore fa:Sicurezza urbana, 5 nuovi agenti per Cassano: rafforzato il presidio sul territorio
10 ore fa:Stasi su chiusura Tribunale: «È stata volontà politica. Ora basta scuse»
6 ore fa:Vi svelo un segreto: gli astensionisti non se li fila nessuno
7 ore fa:«Nessuna guerra a Crotone, ma la Calabria del Nord-Est deve connettersi al mondo»
9 ore fa:Allerta meteo, domani scuole chiuse in diversi Comuni: ecco quali
8 ore fa:Turismo scolastico sostenibile nel Parco del Pollino: pubblicato il bando della Regione Calabria
10 ore fa:Sicurezza sul lavoro, Graziano ribadisce l'impegno dell'Asp per diffondere una cultura della prevenzione
9 ore fa:Alessandria del Carretto, il futuro delle aree interne «passa anche dalla capacità di fare rete»
6 ore fa:Maltempo in Calabria: Filcams Cgil chiede tutele e una legge regionale aggiornata per il commercio e i servizi

Manifestazione Roma Recovery Fund, profondo rammarico da parte dei partecipanti

1 minuti di lettura

ROMA - Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, di Oriolo, Simona Colotta di Montegiordano, Rocco Introcaso, di Rocca imperiale, Giuseppe Ranù e di Nocara, Maria Antonietta Pandolfi, che hanno partecipato a Roma alla manifestazione di protesta contro le scelte relative al Recovery fund adottate dal governo, esprimono rammarico e delusione rispetto alle aspettative che si erano create.

È quanto presente nel comunicato stampa del Comune di Trebisacce, proseguendo: tale delusione deriva, non solo per la riduzione degli investimenti nel sud, limitati al 40%, anziché presenti in misura del 60% così come previsto dalle linee guida della Comunità Europea, ma soprattutto perché ancora una volta tutte le aspettative sono state tradite.

Il Nord della Calabria, in particolare lo Ionio, non è stato destinatario di alcun intervento strutturale che potesse contribuire a migliorare lo sviluppo del comprensorio.

Non è previsto alcun intervento né per quanto riguarda la mobilità stradale di collegamento con le aree interne né l’ammodernamento della ferrovia ionica con previsione dell’alta velocità che colleghi Sibari a Metaponto-Taranto-Bari. La cosa grave è che in tale contesto escluso il Senatore Magorno, nessuno dei parlamentari o degli esponenti politici calabresi regionali ha contestato le scelte operate dal governo.

Ancora una volta la fascia ionica e le aree interne vengono penalizzate e relegate ai margini, non solo dell’Italia, ma della Calabria.

A nulla sono valse le manifestazioni e le proteste di questi giorni. Il Parlamento e il Governo, a trazione nordista, sono rimasti sordi rispetto alle richieste formulate dai sindaci, mortificando ancora una volta un importante territorio, lasciando inalterato il divario nord/sud.

È chiaro che si pone un problema di rappresentanza politica, che riesca a porre al centro dell’attenzione questo importante comprensorio della Calabria. Se non cresce il mezzogiorno non cresce neanche l’Italia.

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.