17 ore fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
Ieri:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
13 ore fa:Da Bocchigliero alla conquista dei palchi di tutta Italia: la storia di Nevis e Asya
18 ore fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
22 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
15 ore fa:Il vescovo emerito Monsignor Milito in visita alla Comunità Alloggio per anziani "Teniamoci Stretti"
14 ore fa:Campionati regionali prove multiple: 3 titoli per la Corricastrovillari
21 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale
16 ore fa:La liuteria ionica di Montegiordano trionfa a Pechino con Gran Duo Italiano e Sassone Tartufi
19 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe

Concorsi e nomine di dirigenti: il morbo da Marchese del Grillo che attanaglia Stasi

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – È uno sfogatoio bello e buono quello che si registra negli ultimi giorni sui canali social. Sono gli ex amministratori di Rossano a sollevare la questione morale dopo essere usciti cristallini dalle “infamanti accuse”, finite sui tavoli dei tribunali, rivoltegli dall’allora Opposizione (oggi classe dirigente della grande città di Corigliano-Rossano).

E nella sintesi, di quello che qualche giorno fa ha detto l’ex sindaco Stefano Mascaro e di quello che oggi torna a ribadire il suo già assessore al personale, Dora Mauro, c’è un fatto (curioso): non solo le accuse di abuso di ufficio era infondate, quanto gli accusatori di ieri, oggi sarebbero diventati artefici di “crimini” ben più rilevanti.

«Voglio fare l’avvocato del diavolo» scrive oggi Dora Mauro, dopo aver incassato la vittoria morale contro quelle accuse (aver avviato le procedure per la nomina di un dirigente comunale protempore… mai concretizzatosi) che avevano messo in mezzo la squadra di governo di cui faceva parte.  

I termini della querela dell’allora opposizione, per essere ancora più precisi, era due. Il primo: non vi era la necessità di nominare un dirigente al settore Affari Istituzionali perché questo ruolo poteva essere rivestito da dirigente di altro settore. Sostanzialmente inutile spendere soldi pubblici quando si può utilizzare il personale in “house”. «Uguale (peggio in verità) come ha fatto l’attuale amministrazione che ha bandito procedura ex art. 110 del Tuel per settore contabile/finanziario pur avendo già in dotazione organica un dirigente, vincitore di concorso al settore finanziario, a tempo indeterminato».

Il secondo: non vi era la necessità di nominare un dirigente Affari Istituzionali perché quasi a scadenza mandato e si citava un provvedimento della Corte dei Conti della Regione Umbria “la durata dell’incarico dirigenziale da parte del Comune non può superare quella del mandato del Sindaco in carica”. Anche in questo caso «uguale a come ha fatto il Commissario subentrato a Mascaro che, a pochi giorni dalla fine del mandato, ha nominato dirigente ex art. 110 che l’attuale amministrazione continua a confermare regolarmente da due anni!».

«Per non parlare – prosegue ancora la Mauro - dei comunicati stampa a iosa “l’esecutivo Mascaro bandisce un posto da dirigente praticamente con nome e cognome (che comunicherò, seppur con non molta fiducia, alle Autorità Competenti) ... ecc..“».

Il problema, però, è che le accuse di ieri sono diventate stato di fatto oggi, con i difensorei degli interessi del popolo che sarebbero addirittura diventati carnefici. E la Mauro cita tutte quelle “discrasie” tra il verbo e l’azione compiute dall’allora oppositore Flavio Stasi oggi sindaco della città.

«È cambiata la normativa?» si chiede l’avvocato Mauro: «No! Sono cambiate le postazioni... ieri tra i banchi dell’opposizione “sta procedura non sa da fà”...oggi accomodati in prima fila “tutto se pò fà”! Un po’ alla Marchese del Grillo ”perché io so io e voi non siete un c...”».

Intanto la macchina del fango è andata avanti e in questi anni ha fatto danni, ha generato mostri. E qui l’ammonimento morale di Dora Mauro: «Non si butta fango addosso alle persone, non si cuce un processo inutile, dispendioso, incomprensibile, un fardello per chi non ha mai avuto a che fare con la giustizia e si è visto costretto a difendersi “sul nulla”, una gogna mediatica continua e poi, che squallore, farlo diventare un cavallo di battaglia in campagna elettorale! Questa è una vicenda nata per fare “clamore mediatico“ su una procedura amministrativa legittima e corretta!»

«Condivido lo sfogo di Stefano Mascaro – conclude Dora Mauro -non c’è stato deliberato che la sua giunta non abbia letto e riletto. Nessuno avrebbe consentito atti “contra legem“ e questa procedura non lo era affatto. Le belle parole...trasparenza, legalità, anticorruzione, sono un gran bello specchietto per le allodole se poi i fatti parlano diversamente e le scelte odierne sono in netto contrasto con quanto denunciato e sbandierato dai palchi.  E allora basta buttare fango e criticare chi ha amministrato prima, perché di meglio non si sta facendo!».

Una chiosa che suona come sentenza.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.