Covid, Ferrara (M5S) denuncia: «la provincia di Cosenza tagliata fuori dai test nei laboratori privati»
L'eurodeputata del Movimento 5 stelle: «Una discriminazione assurda. L'ordinanza firmata da Spirlì vorrebbe andare a rafforzare la capacità di testing di tutto il territorio regionale ma di fatto questo provvedimento taglia fuori parte della Regione»
BRUXELLES - «La provincia di Cosenza risulta essere tagliata fuori dall'ordinanza regionale n°15 del 19 marzo e che riguarda i laboratori privati abilitati all'esecuzione del test molecolare su tampone rino-faringeo per la ricerca di Rna del Sars-Cov2».
Denuncia in una nota l'eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara.
«Tale discriminazione risulta incomprensibile considerato anche il fatto che Cosenza è ancora la provincia con il più elevato numero di abitanti della regione, motivo in più per prevedere nuovi laboratori in cui effettuare i test molecolari oltre a quelli pubblici già abbastanza sovraccaricati. Sono note a tutti le difficoltà nel sistema di tracciamento del virus da parte dell'Asp di Cosenza. Inoltre in provincia si è reso necessario ordinare la zona rossa per tre comuni, Casali del Manco, Bisignano e Cariati. Particolare preoccupazione destano i vari focalai di Corigliano-Rossano, dello stesso capoluogo Cosenza e, del limitrofo, comune di Rende, tutti territori ad alta densità abitativa».
«Tale assurda discriminazione – incalza - pone non poche difficoltà per tutte quelle persone che devono viaggiare all'estero, soprattutto per esigenze lavorative, e per i quali è espressamente richiesto un tampone rino-faringeo, finalizzato alla ricerca RNA specifico per il SARS-CoV-2 nelle 72 ore precedenti il viaggio stesso. Un cosentino si vedrà costretto ad eseguire il tampone nella più vicina Catanzaro probabilmente, considerato il fatto che l'azienda sanitaria provinciale non permette prenotazioni per tali necessità oltre a non garantire l'emissione del risultato in un tempo così ristretto».
«L'ordinanza firmata dal reggente Spirlì vorrebbe andare a rafforzare la capacità di testing di tutto il territorio regionale ma di fatto questo provvedimento taglia fuori parte della regione. La provincia di Cosenza si attestava solo ieri in cima alla classifica regionale per nuovi numeri di casi, ben 175 contro i 53 di Reggio Calabria che con questa ordinanza avrà ben tre laboratori privati accreditati. Alla luce di quanto esposto mi chiedo con quali criteri si sia deciso che a Cosenza non fosse necessario accreditare dei laboratori privati per i test cosidetti molecolari per l'individuazione del Covid-19. Non è stata data risposta a ciò durante gli Stati generali convocati questa mattina alla Cittadella regionale, un'ulteriore occasione di propaganda da parte del facente funzioni» conclude la Ferrara.
(fonte foto La Repubblica)