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Ordinanza "fiducia": il coro di dissenso della politica regionale

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E se la Santelli, alla fine, avesse fatto una buona cosa con l’ordinanza fiducia?! Ci sono in molti che la pensano cosi e tra questi anche molti tra quelli che oggi osteggiano apertamente questa decisione (leggi anche Covid19, Ordinanza coraggiosa della Santelli: bar aperti con servizio all’aperto). In realtà, è percezione diffusa che la presidente della Calabria abbia sbagliato i tempi del provvedimento. Aprire dalla sera alla mattina o è follia oppure provocazione. Delle due, una. Perché le misure sarebbero anche buone per far ripartire lentamente l’economia dei servizi, su cui fa leva la nostra regione, e dare un graduale rilascio a tutto il resto del comparto produttivo. Lo hanno evidenziato in molti nelle reazioni mattutine, nel day after della pubblicazione dell’ordinanza, rimarcando anche un filo di incoerenza tra le posizioni che la Santelli aveva espresso poche ore prima sulla cosiddetta “Calabria blindata” e le possibilità, invece, permesse dall’ordinanza. «La decisione – scrive Vincenzo Bova, coordinatore regionale di Politica Insieme - ha sorpreso i cittadini calabresi e tanti sindaci… raccogliamo ed esprimiamo una forte preoccupazione per una decisione che appare quantomeno imprudente, in considerazione dell’ancora elevata circolazione del virus e della debolezza del sistema sanitario regionale che non sarebbe certo in grado di fronteggiare un’elevata ed improvvisa crescita del numero di persone contagiate dal corona virus». Parla di irresponsabilità, invece, il Commissario regionale del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano: «La presidente Santelli dovrebbe mettere davanti a tutto la tutela della salute dei cittadini calabresi invece si piega ai giochi politici del centrodestra nazionale, firmando un'ordinanza non in linea con le misure governative che entreranno in vigore il 4 maggio. È un atto di grande irresponsabilità. Ritiri subito il provvedimento». A Graziano, fa eco anche il commissario democrat della federazione di Cosenza, Marco Miccoli. «La presidente Santelli – dice Miccoli - preferisce correre il rischio di aumentare la diffusione del virus, sacrificando la sicurezza dei Calabresi sull’altare della propaganda e della demagogia, così come Salvini ha dettato in queste ore. È, la sua, una scelta senza alcuna base scientifica che ne attesti la sicurezza per i calabresi, che invece, per il comportamento tenuto in queste settimane meritavano più rispetto» La Federazione dei Verdi ed Europa Verde, si dicono «contrariati» e domandano alle istituzioni regionali «un passo indietro», «per amore – si legge in una nota a firma del commissario Giuseppe Campana - della propria terra e dei propri cittadini, particolarmente di quelli più deboli, che risulterebbero maggiormente esposti in caso di una nuova ondata di contagi» Infine, il Movimento 5 Stelle con Francesco Forciniti: «Mi sono illuso che almeno una pandemia fosse un motivo valido per tutti per mettere da parte le beghe di partito, ma evidentemente mi sbagliavo. Il fatto che la classe politica italiana non riesca a smettere di sentirsi in campagna elettorale nemmeno di fronte a 27.500 morti è una sconfitta per tutti. Il coronavirus non è un gioco. Sono morte oltre 27.000 persone. Possiamo ben rinunciare al gelato o ad un aperitivo per un altro paio di settimane, perché qui è in ballo la salute della gente. Agli esercenti dico: resistete ancora un po', lo Stato vi sarà vicino, a giorni sarà approvato un nuovo decreto da 55 miliardi, ma non possiamo ancora permetterci di ripartire in sicurezza».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.