Nidil Cgil: lsu-lpu, i sindaci intervengano all'unisono
La vertenza dei lavoratori LSU - LPU contrattualizzati il 30 dicembre 2014, a 26 ore settimanali, dopo oltre 20 anni di sfruttamento e senza diritti di circa 5000 lavoratori che per la loro professionalità acquisita sono figure essenziali e indispensabili per il funzionamento della macchina amministrativa dei Comuni e nel garantire l'erogazione dei servizi, senza di loro quindi, i Comuni andrebbero in crisi. E' perciò incredibile ciò che sta accadendo a questi lavoratori, infatti dopo 6 mesi si rischia seriamente la interruzione dei contratti, per l'ostracismo con cui il Governo nazionale tratta la Calabria. Infatti, il provvedimento a favore dei lavoratori, che ne garantiva la prosecuzione dei contratti, è stato bocciato dal Parlamento. L'attivo dei lavoratori svoltosi nella giornata di ieri, a Lamezia Terme, alla presenza di alcuni Sindaci, e della Giunta Regionale, rappresentata dal neo Assessore al Lavoro, ha evidenziato l'urgenza di recuperare la norma, "art. 8 " che, in deroga al patto di stabilità, parifica i fondi regionali stanziati dalla giunta Oliverio, 38 milioni di euro, ai 50 milioni di euro stanziati dal Ministero, per l'anno 2015. L'emendamento proposto dalla Senatrice Lo Moro e da D'Ascola, non è stato nemmeno discusso dalla Commissione Bilancio del Senato, ci dicono per un errore, se fosse vero tale errore auspichiamo possa essere recuperato dal Governo, con un maxi emendamento,nella seduta del 28 p.v. , quando arriva in discussione in aula del Senato, per la conversione in legge, il Decreto degli Enti Locali. Per tale motivo l'attivo ha deciso lo stato di agitazione e di mobilitazione dei 5000 lavoratori del bacino LSU LPU, da intraprendere già da lunedì con presidio e assemblee permanenti non escludendo forme di lotta più incisive qualora se ne avvertisse la necessità atta alla risoluzione immediata della vertenza. A tal proposito è necessario che i sindaci a cui facciamo un forte appello, intervengono all'unisono, sul governo nazionale nello specifico sul Ministro Boschi, rappresentandone le ragioni dei lavoratori e l'estrema utilità degli stessi per il buon funzionamento dei loro Comuni. Invitiamo gli stessi Sindaci a sostenere fattivamente l'azione politica e sindacale per il buon esito della vertenza, in tutte le forme, anche attraverso la minaccia di consegnare le fasce da Sindaco al Ministro degli interni, per l'impossibilità di erogare servizi ai propri cittadini. Un appello ai lavoratori, di essere quanto mai uniti e compatti, insieme al sindacato unitario, per dire basta! all'ostracismo insopportabile che da anni siamo costretti a subire.
Vincenzo Laurito Segretario Gen.le NIDIL CGIL Comprensoriale