Ieri:Albergo diffuso, per il format 1836 a Corigliano-Rossano arriva Daniele Kihlgren
18 ore fa:Il primo Papa moderno che toccò il suolo della Sibaritide: «La ‘ndrangheta adorazione del male»
13 ore fa:San Giorgio Albanese celebra Don Giulio Varibobba e lancia la destinazione turistico-culturale "Arberia"
19 ore fa:Morte Papa, Mons. Aloise apprende la notizia a Istanbul e chiama l'Arcidiocesi alla preghiera
21 ore fa:È morto Papa Francesco
21 ore fa:Auto con tre giovani si schianta nei pressi del Porto: grave un ragazzo di 14 anni
14 ore fa:Frascineto si prepara a vivere le Vallje: domani una giornata tra tradizione, identità e condivisione
16 ore fa:Calabria in lutto per Papa Francesco: la visita a Sibari ricordo indelebile
21 ore fa:In libertà il 30enne arrestato nel Centro storico di Rossano per spaccio
10 ore fa:Tragedia a Spezzano Albanese: motociclista perde la vita in un incidente stradale

Lsu-Lpu, Bruno Bossio alla Nesci: proroga contratti atto legittimo

2 minuti di lettura

“Dove vai? Porto pesci.” è la risposta di Dalila Nesci. È questo il classico modo di sottrarsi alla chiarezza ed arrampicarsi sugli specchi. È vero esattamente il contrario di quanto afferma la deputata pentastellata. A dichiararlo è la parlamentare calabrese del Pd Enza Bruno Bossio. Se c'è una certezza - continua - è che sono proprio le norme vigenti ad autorizzare la proroga del contratto degli ex LSU- LPU calabresi. La legge di stabilità approvata nei giorni scorsi e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale prevede specificatamente ai commi 223, 224 e 225 la suddetta proroga, in coerenza con i decreti attuativi della Madia. Gli amministratori locali avrebbero fatto un abuso o espresso dolo se non ci fosse stata questa legge.  Ora, sono invece espressamente autorizzati dalla norma.

E la ratio della legge è fin troppo chiara dal momento che la sua approvazione giunge dopo che gli enti utilizzatori sono stati autorizzati a stipulare il contratto a tempo determinato consecutivamente nei tre anni precedenti. Ovviamente, è altrettanto chiaro ed esplicito che non può gravare sugli enti locali un compiuto processo di stabilizzazione. I comuni, infatti, sono chiamati ad indicare il loro fabbisogno; che potrebbe non coincidere con il numero di ex Lsu/Lpu attualmente presenti presso gli Enti; intanto che nei prossimi due mesi viene emanato il nuovo decreto previsto sia dal comma 225 della legge di bilancio, che dalla circolare 3 della funzione pubblica. La stabilizzazione è, dunque, tema che necessariamente vede coinvolti soprattutto Stato e Regione.

BRUNO BOSSIO: EX LSU-LPU CALABRESI SONO UN PEZZO DI QUESTA STORIA

D'altronde, fino ad oggi, le risorse finanziarie utilizzate prima per i sussidi e poi per i salari sono stati erogati congiuntamente dalle casse regionali e statali. Né Dalila Nesci può rifugiarsi nel tentativo strumentale di considerare gli ex LSU LPU come la negazione del lavoro produttivo! In questo caso parliamo di migliaia di lavoratori. che, dopo essere stati tenuti per oltre vent'anni nella odiosa condizione di precariato senza diritti, se dovessero rientrare di nuovo nel bacino dei sussidiati, la loro prospettiva sarebbe quella di una esclusione a vita dal mercato del lavoro. Come PD in questi anni abbiamo lavorato in tutta Italia, allo svuotamento dei bacini di precariato. Gli ex LSU LPU calabresi sono un pezzo di questa storia.

È incancellabile, di contro, l'ossessione della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle, come gli atti parlamentari dimostrano, di voler criminalizzare questi lavoratori; perché considerati assistiti e nullafacenti. È poi ben altra storia la problematica di come creare lavoro e non si può certo millantare che l'allargamento della base produttiva e occupazionale in Calabria possa avvenire a danno di questi lavoratori. Se ne faccia una ragione la Nesci: l'impegno dei deputati PD e le scelte che i governi Letta, Renzi e Gentiloni insieme a quello regionale di Oliverio hanno compiuto, sono espressione di una bella e trasparente battaglia di civiltà e libertà. La Nesci insiste perché questi lavoratori tornino ad essere precari e sussidiati. Noi, al contrario, abbiamo inteso liberarli e non vogliamo che il loro destino sia risospinto nella condizione di subalternità al potere politico di turno.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.