di SAMANTHA TARANTINO Si può fare cultura condividendo immagini ed emozioni, attraverso i mezzi ultramoderni? È l’obiettivo delle iniziative di Invasioni Digitali, che stanno oramai dilagando in lungo ed in largo per l’Italia, armati dei mezzi di comunicazione, a noi più congeniali.
Ed eccoci pronti allora a ricevere anche a Rossano il tecnologico gruppo di invasori, che venerdì primo maggio alle ore 15 si riverseranno tutti nella storica fabbrica di liquirizia Amarelli. «Sarà sicuramente un’altra tappa interessante. Un altro sicuro successo con un riscontro numeroso di persone che partecipa all’evento invasione». E chi meglio di Luca Lattari, blogger ed organizzatore di molte invasioni, può spiegarci di cosa si tratta questa nuova forma di comunicare cultura. «Io e le mie due colleghe e compagne di viaggio, Luana Caprino e Adelina Guaglianone, siamo i founder di
Viagando.com, un blog ormai conosciuto a livello europeo. Ho iniziato tre anni fa partendo dal Santuario di San Francesco di Paola quando ancora le Invasioni non erano conosciute. Ebbene, da allora sono stati fatti tanti progressi e dalle 11 Invasioni in Calabria dell’anno scorso, arriviamo al grande successo di quest’anno, con 22 invasioni organizzate in tutte le provincie». E dunque, in un’epoca in cui si parla di
blog tour e di nuovi modi di viaggiare si fa spazio a quelle generazioni che hanno esigenza di comunicare. «L’Italia è il primo Paese al mondo per turismo e cultura con più di seimila tra musei e siti archeologici, che rappresentano una grande risorsa. Quindi il terreno era fertile per iniziare l’avventura di Invasioni. Infatti la nostra mission è quella di far uscire dai canoni rigidi della non divulgazione musei e parchi, cercando di ammorbidire ed in qualche modo modernizzare tutto ciò che prima era un mondo di nicchia».
Digitale quindi, un termine che deriva dal latino digit, che nell’uso delle dita trova la sua massima espressione. Anni 2000 in cui tutto si tocca. Tutto è touch. Persino un’invasione. Si. Davvero si può invadere senza distruggere. Anzi. «In genere chi organizza la tappa è un blogger o un giornalista. Poi chiunque può partecipare gratuitamente. Con un solo obbligo. Divulgare». Ed allora, via libera a gruppi di persone amanti delle proprie ricchezze identitarie, armati di telecamere, telefonini, i-pad, per documentare e condividere. E sotto questi due imperativi al grido di “unitevi e filmate” inizia la comunicazione, lo scambio. In una parola si dà avvio alla divulgazione di ciò che si vede. In fondo è capitato e capita a chiunque di andare in un luogo ed immortalare in un’istantanea proprio quell’attimo. Poi con un gesto ormai diventato familiare, condividerlo su Wathsapp o Facebook o Twitter, o incorniciarlo nel canale preferito per le fotografie, Instagram. È entusiasta Lattari nel parlarci delle prossime Invasioni nella provincia di Cosenza.
«Ce ne sarà una nel centro storico di Corigliano, ed altre ancora imperdibili. Saremo a Cetraro per un’Invasione al museo dei Brettii e del Mare, primo in Italia in 3D, e poi ancora a San Lucido all’Eremo di Santa Maria di Monte Persano per un mp3kking turistico». Si suda, si cammina, si fatica, ma con il sorriso. Un nuovo modo di valorizzare un luogo, magari anche ignorato da cittadini ed istituzioni e che a suon di scatti, flash e condivisioni, ritorna a rivivere.