Il randagismo già era un problema non di poco conto nei mesi scorsi e ora, dopo il fermo dei servizi a causa del coronavirus, è diventata una vera e propria emergenza. L'ennesima che si registra a Corigliano-Rossano. E se è vero che proprio ieri sera il sindaco Flavio Stasi, attraverso un video messaggio, ha dato delle rassicurazioni su alcuni importanti interventi che partiranno da qui a breve e che noi stessi dalle nostre colonne avevamo sollecitato (leggi anche
Corigliano-Rossano, siamo in piena emergenza economica… e non si muove una foglia) e altrettanto vero che permangono situazioni imbarazzanti. E quella dei "cani di nessuno" è una di quelle. Veri e propri branchi affamati e in calore che in questi giorni stanno imperversando in lungo e in largo nei due centri urbani di Corigliano e Rossano, indisturbati. In alcuni casi si sono registrate delle vere e proprie incursioni negli spazi privati di alcune abitazioni cittadine, dove vivono altri cani, con molte persone che sono state costrette ad asserragliarsi in casa perché davanti alle loro porte stazionavano gruppi di pelosi a quattro zampe. Nulla contro i cani, sia chiaro, anzi, massima comprensione per queste bestie che andrebbero accudite di più e meglio... soprattutto quelli che vagano e che, appunto, sono figli di nessuno. C'è però da dire che non tutte le persone sono animaliste o, meglio, non tutti sono temerari. C'è tanta gente che è terrorizzata dai cani, soprattutto quando sono affamati e per soddisfare le loro giuste esigenze sono pronti a tutto. Anche ad azzannare. E se a questo si aggiunge il fatto che molti di questi spesso sono malati, ne viene fuori un quadro allarmante anche sotto il profilo igienico-sanitario. Proprio stamattina, il movimento "Idee e Libertà" ha lanciato l'ennesimo allarme, attraverso i social, su alcune situazioni di disagio che si starebbero verificando nelle aree centrali dello scalo di Rossano e particolarmente sul centralissimo viale Luca De Rosis. «Il problema - scrive Fabiano Sisca, uno dei portavoce del movimento - non sta nella sosta degli animali, ma nell'aggressività che questi ultimi hanno maturato nell'ultimo periodo, aggredendo in più casi ragazzi in bici e in moto, passanti e soprattutto le persone che in questo periodo, viste le ordinanze e le discipline contro il Covid-19, sostano con la dovuta distanza di sicurezza all'esterno delle attività commerciali, inducendole a lasciare la file e quindi, a rinunciare agli acquisti o a terzi servizi di utilità. Confidiamo che lei - questo l'appello al Primo cittadino - o chi di dovere, prenda conoscenza di quanto appena denunciato recuperando questi animali sia per il bene dei cittadini, sia per quello degli animali stessi che rischiano indubbiamente la vita per mezzo di qualche cittadino esasperato della situazione». Ma stesso discorso vale per il centro storico di Rossano, nella zona Porta Cappuccini - Santo Stefano, dove un branco di dieci cani, da mesi è diventato il terrore per tantissime persone anziane che si sono ritrovate questo gruppo di randagi affamati all'interno delle loro abitazioni. «Io convivo con due cani - ci racconta una signora - e sono molto affezionata a loro e non ho paura. Ma l'altra notte, quando ho visto un gruppo di randagi che ha scardinato una rete di ferro pur di entrare all'interno del mio giardino per trovare da mangiare, sinceramente mi sono messa un bel po' di paura. A me è dispiaciuto tantissimo - ha aggiunto - tant'è che ho dato da mangiare a tutti ma non può diventare un'abitudine soprattutto perché non conosco il loro stato di salute ed eventuali infezioni che possono portare». Insomma, una situazione allarmante, e non poco, per la quale occorre - anche in questo caso - una rapida soluzione per il bene dei cittadini ma soprattutto per il benessere di questi poveri animali. Tutto questo, in attesa che si attuino le campagne sociali e sanitarie promesse dall'Amministrazione comunale.
Marco Lefosse