13 ore fa:A Castrovillari arriva un importante evento regionale di Judo
16 ore fa:Spopolamento, Rapani (FdI) sostiene un disegno legge per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici
17 ore fa:Il rossanese Domenico Tedesco sarà premiato dall'associazione Peter Pan
40 minuti fa:Cariati si prepara all'inaugurazione dell'Osservatorio Astronomico “Galileo Galieli”
13 ore fa:Ponte del primo maggio: tempo in graduale miglioramento sulla Calabria del nord-est
17 ore fa:Alta velocità, chiesto un incontro urgente a Occhiuto che «non può decidere di "non decidere"»
18 ore fa:«Investire nell'aeroporto di Crotone per sviluppare collegamenti internazionali, specialmente con la Germania»
14 ore fa:Studenti belgi in visita all'Associazione Matrangolo di Acquaformosa
15 ore fa:Centro Democratico: «Cassano ultima per reddito pro capite in provincia, la situazione è gravissima»
14 ore fa:Malattie croniche e alimentazione: cambiare abitudini è il primo passo per condurre una vita sana

Il Centro Destra, la lezione Sarda e il voto di Primavera a Corigliano-Rossano

1 minuti di lettura

Non c’è dubbio che la sconfitta in Sardegna, anche se di stretta misura, debba portare il centrodestra ad una riflessione che riguarda essenzialmente la classe dirigente anche a livello locale. Senza voler tracciare facili similitudini il voto sardo dovrebbe servire da lezione alle forze politiche del centro destra di governo in vista del voto della tarda primavera a Corigliano-Rossano.

La prima riflessione: niente è stato fatto, da parte di quelle forze politiche, che hanno avuto loro rappresentanti in consiglio comunale, affinchè si consolidasse e si rafforzasse la coalizione di centro destra e che questa identità di valori e di scelte comuni, come la strategia della fusione, sia stata trasferita in una opposizione che, di fatto, è risultata inconsistente, se non inesistente.

In realtà, quest’area è stata attraversata da un gioco perverso di trasformismo, che ora diventa difficile ricostruirne la sua identità.

La seconda riflessione: pur tenendo conto della specificità locale, il centrodestra unito continua a rappresentare un valore aggiunto agli occhi degli elettori che non si riconoscono nella variegata sinistra e che nella realtà di Corigliano-Rossano sono la maggioranza, come hanno dimostrato 20 anni di governo di centro destra.

La terza riflessione: c’è bisogno di una idea-forte, come lo è il rilancio della strategia della fusione come sviluppo sostenibile del territorio fondato sulla coesione e l’utilizzo dei fondi regionali, del Pnrr, nella prospettiva della Macroregione Mediterranea: un’idea-forte sulla quale ricostruire un centrodestra di governo aperto alla società civile e con una classe dirigente credibile e coerente.

E un centro destra di governo non può che essere identificato con la presenza delle forze politiche di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, senza che nessuna di tali forze abbia la presunzione di autosufficienza nelle indicazioni dei candidati alla guida della coalizione.

Domenico Campana
Autore: Domenico Campana

Laureato in Pedagogia all’Università “La Sapienza” di Roma, è scrittore (autore di numerose pubblicazioni) e giornalista professionista dal 1976. È stato capo servizio politico al ''Secolo d'Italia''; collaboratore della rivista ''Media Duemila''; poi la lunga parentesi di 25 anni all’Agenzia ANSA. Nel 2010 diventa consulente-collaboratore ANSA all'ufficio stampa della Farnesina componente del comitato di redazione del portale (www.esteri.it), mentre dal 2014 al 2019 è stato consigliere del Corecom Lazio.