Contro il piombo, la speranza dei bambini
Sono giorni tristi e di paura per Corigliano-Rossano in cui, però, si staglia una speranza: la spensieratezza dei bambini che continuano a giocare la loro vita. Che sia un monito per tutti: menti criminali, forze dell'ordine e noi cittadini

Sono giorni tristi e di paura per Corigliano-Rossano. Nonostante il sole, il caldo, le belle e lunghe giornate di inizio estate il fragore del piombo scuote e turba la serenità delle famiglie e di chiunque. Una violenza che attanaglia, che semina paura, che fa tremare dalle fondamenta le nostre sicurezze.
Eppure, un'altra immagine si impone, si staglia con prepotente bellezza: sono le frotte di bambini, in totale spensieratezza, innocenza e inconsapevolezza che, proprio in questi giorni, stanno riempiendo gli oratori per le attività estive, invadono le strade nelle rituali partite a pallone. Insomma, è la parabola della vita tra bene e male, tra paura e incontaminata gioia di vivere.
E se in queste giornate di terrore la città è attonita c’è anche il tempo per scrivere pagine di storia bellissime che restituiscono alla comunità speranza nel futuro. Oggi per i più piccoli è stato aperto un immobile che per anni era rimasto un cantiere dimenticato.
Contro il piombo, c’è la forza della speranza. Che arriva proprio dai più piccoli.
Questo luogo ospiterà la Cittadella dei Ragazzi. Che questo spazio sia messo a frutto con saggezza, che gli si dia un senso vero e non solo un titolo sulla porta d’ingresso. Che diventi il motore propulsore di una nuova vita, di una nuova mentalità per questa terra che, è vero, sta facendo moltissimo per scrollarsi di dosso il pregiudizio, ma che deve ancora lottare molto per debellarlo completamente.
Dove ci sono bambini, c'è sempre speranza. Anche la più remota, la più recondita. È una verità ineludibile che ci ricorda come - persino nei luoghi imperversati dalla paura più nera - il loro sguardo innocente e il loro sorriso disarmante abbiano il potere di riaccendere la scintilla della vita.
E se i bambini ci restituiscono il loro seme autentico di gentilezza e innocenza, gli adulti devono avere il coraggio di garantire a questi bambini un futuro migliore, cogliendo il monito eterno di Baden Powell di “lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”. Dobbiamo ripartire proprio da qui. E quei sorrisi, così belli e puri, devono essere il corroborante per costruire un mondo in cui la violenza non abbia spazio, in cui la libertà possa fiorire senza timori.
La speranza è nei bambini, sì, ma è opportuno che tutti ne facciano ammenda.
Ne faccia ammenda chi ha la mente criminale, che nel partorire azioni violente, deve comprendere che ogni atto indiscriminato può nuocere all'innocenza dei più piccoli, spegnendo la loro luce prima ancora che possa brillare appieno.
Ne faccia ammenda chi ha l'obbligo e il dovere di tutelare la sicurezza pubblica, che nel laborioso e incessante lavoro di indagini, sia ispirato dalla responsabilità di restituire un mondo più pulito dalla criminalità, un ambiente sicuro dove i nostri figli possano crescere sereni.
Ma ne dobbiamo fare ammenda soprattutto noi, cittadini, trovando il coraggio di schierarci dalla parte giusta, dalla parte dello Stato, affinché gli spazi – soprattutto quelli sociali e culturali – liberati dalla criminalità vengano occupati dalla libertà, dalla visione di vivere in un mondo pulito e sicuro, capace di costruire un domani sulle corde della libertà, del merito e della forza gentile, che non è quella dei “guappi”.
Oggi, è vero, sembriamo una città presidiata dall'interno da forze oscure. Ma con coraggio, con gentilezza e con la forza della speranza che i nostri bambini ci donano ogni giorno, possiamo e dobbiamo superare anche questo momento difficile, brutto, drammatico e carico di paura.
È dal loro sguardo puro che troveremo la forza per ricostruire, mattone dopo mattone, un futuro all'altezza dei loro sogni.