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Quando il Golpe è ormai palese

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È il tormentone dell'estate. Purtroppo. Ormai è caccia all'untore. Hanno iniziato con il Salento - certamente l'anello più debole dei migliori offerenti italiani di turismo di qualità - a causa della disorganizzazione collettiva degli operatori.Titoloni di stampa, poche ore l'uno dall'altro, che dimostrano un inequivocabile piano di destabilizzazione. Ora si sta espandendo in tutt'Italia e in altri giornali. Gli operatori turistici italiani - scrivono tutti - sono praticamente dei ladri. Prezzi impossibili. Senza vergogna.

Quindi, ripetiamo, operatori turistici ladri ovunque in Italia. Che sta succedendo invece: sta succedendo che gli Italiani non possono più andare in vacanza perchè gli Italiani non hanno più un euro. Lo stipendio arriva a malapena a metà mese. E con il caldo degli ultimi giorni covano aggressività repressa enorme. "Porca puttana non posso andare in vacanza perchè tra tasse, benzina, aumento dei prezzi nei negozi e supermercati rispetto allo scorso anno il potere d'acquisto è calato minimo del 30 per cento. Minimo", dicono. E continuano: "Passo, se mi viene bene, questi 15 giorni chiuso in casa a 45 gradi all'ombra a guardare la tv mentre, sempre i tv fanno vedere spiagge affollate, musei pieni, serate in discoteca. La colpa ovviamente è del Governo. Dei politici in genere, una razza di incapaci che guadagnano un sacco di soldi e non lavorano manco. Non sanno lavorare. Va sempre peggio. Questi incapaci ci porteranno all'apocalisse, senza lavoro, senza soldi, senza auto e senza casa". Praticamente siamo tra breve alla rivolta sociale. Perchè le vacanze sono sacre.

Qual è l'antidoto per evitare questa rivolta? Semplice: voi pensate che quell'esercito di professoroni che vediamo ogni giorno in tv siano pagati per lavorare? No. Come i politici lavorano ormai solo negli studi televisivi. E, come i politici, sono pagati per riunirsi in oscuri antri segreti dove pensano come fotterci. Ricordate il covid? "Tutti chiusi in casa. Perchè la mancanza di libertà è necessaria per la sopravvivenza" - dicevano. Con i virologi di regime che ci mettevano il carico. Subito dopo ecco la guerra. Aiutati da grandi esperti, questa volta in geopolitica, hanno accettato di pagare, meglio, farci pagare, 4-5 volte di più i prodotti primari come petrolio, gas, metalli, carta per far crollare Putin ed invece ci ritroviamo Putin più forte e più ricco di prima e noi più poveri, molto più poveri di prima, incazzati come belve feroci. "Perchè la libertà dell'Ucraina non ha prezzo", ci stanno dicendo. "Sono sacrifici che tutti dobbiamo affrontare per il bene dell'Ucraina e presto anche nostro".

Ora si profila l'acquisto obbligatorio delle auto elettriche e praticamente la svendita delle case per le norme anti-inquinamento. Perchè ce lo chiede l'Europa. C'è da incazzarsi come belve feroci o no? "Non arriviamo più a fine mese mentre questi incapaci che ci governano guadagnano tra annessi e connessi circa 20mila euro al mese. Che estate, che ferie dobbiamo fare?" "E' chiaro" - dicono dagli antri oscuri - adesso è il momento degli economisti - "la colpa non è mica dei politici, gente che ci ama e ci vuole un bene matto, ma dei ristoranti, bar, alberghi, bagni al mare etc etc. Sono loro che non vi permettono di fare le meritatissime ferie, mica noi politici che ci fottiamo i 20mila di cui prima".

Ecco: contro la rabbia sociale hanno trovato gli untori. Con i media di regime pronti ad abbaiare a comando. E con il presidente dell'Albania che ci sfotte pure. Un golpe vero e proprio. La messa è finita.

Tonio De Pascali
Autore: Tonio De Pascali

è nato a Lecce dove, dopo la collaborazione con varie testate televisive regionali, ha lavorato nei quotidiani Nuovo Quotidiano di Puglia e Gazzetta del Mezzogiorno ed è stato tra i fondatori de L'Ora del Salento, il settimanale della Curia vescovile del capoluogo. Ha scritto guide turistiche di numerosi centri della Puglia. A Roma è stato componente dell'Ufficio Stampa della Regione Lazio e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Attualmente lavora presso il mensile Il Borghese, a Roma, ed ha scritto la biografia ufficiale di Giorgio Almirante, "La mia vita con Giorgio - donna Assunta racconta" - Casa editrice Pagine. Con Filippo de Jorio ha scritto "L'albero delle mele marcie" (storia della Prima Repubblica) e "Identikit di un omicidio" (storia e misteri del rapimento Moro).. E' in preparazione un saggio sulla seconda guerra mondiale. Si interessa di politica, esoterismo, storia dei Normanni, classici latini