Basta tribune virtuali e a distanza, la politica torni a guardarsi negli occhi
Fiumi di parole, accuse riversate in comunicati stampa, post sui social e video-messaggi. I rappresentanti nostrani, però, sembra abbiano perso l’abitudine alla piazza e al dibattito. Mentre i cittadini anelano confronti diretti. Noi ci siamo!
L’abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo nuovamente oggi in modo più chiaro e diretto: l’Eco dello Jonio è pronto a prestare i suoi spazi per ospitare il ritorno al confronto della politica locale. Basta comunicati stampa, basta botta e risposta a distanza, basta logorroiche prese di posizione che ricostruiscono verità parziali e di parte. La gente vuole chiarezza, vuole conoscere la verità scrutando negli occhi, nel viso, nelle parole di un “faccia a faccia” i suoi rappresentanti istituzionali. Non si può più pretendere di indirizzare l’opinione pubblica – qualora sia davvero efficace – con una dissenteria di veline, di post sui social e video-messaggi. Quelli sono buoni per sostenere le campagne propagandistiche ma allontanano e disaffezionano i cittadini dalla res publica.
Un andazzo, quello di parlarsi nello specchio virtuale di internet, crogiolandosi dei soli salamelecchi che arrivano dai sostenitori, che negli ultimi tempi sembra essere sfuggito di mano quasi alla totalità dei nostri rappresentanti istituzionali, di ogni livello. Alcuni dei quali arrivano addirittura a riempire le mail delle redazioni con 5/6 comunicati stampa al giorno, quasi a voler giustificare il loro iper attivismo politico.
Non ce ne frega assolutamente nulla di tutto quello che fate se poi non lo raffrontate con le esigenze dei cittadini, se poi non siete capaci di aprirvi al confronto diretto con il contraddittorio.
Sulla vicenda Enel, ultima in ordine di tempo che si sta consumando alle latitudini di Corigliano-Rossano, credo si sia toccato davvero il fondo. E nessuno in città ha capito davvero cosa stia succedendo. E questo perché la politica ha preferito più comodamente costruire i propri antefatti, la propria narrazione e le rispettive prospettive rimanendo comodamente seduta sulla poltrona delle sue segreterie. Tutto questo a discapito della verità e di un oggettivo confronto chiarificatore, dovuto a tutti quei cittadini che continuano ad assistere inermi a diatribe ormai riservate ai soli addetti ai lavori.
Non basta più. Serve il confronto. Vogliamo capirci di più e meglio. Vogliamo che i nostri politici tornino a guardarsi negli occhi, a confrontarsi e – se necessario – anche a scontrarsi. Vogliamo che si ritorni a parlare nelle piazze e in tutti quegli spazi in cui la gente – dicevamo – può scrutare negli occhi i suoi rappresentanti e farsi un’idea complessiva di quello che sta accadendo e magari anche capire quanto davvero i delegati alla rappresentanza civica all’interno delle Istituzioni siano capaci di individuare problemi e esigenze della popolazione e sintetizzarli in soluzioni.
Noi siamo pronti. Gli studi dell’Eco dello Jonio sono operativi da subito per ospitare un’arena verità, a partire dalla vertenza Enel e proseguendo con tutte le altre questioni aperte che vive la Città e quindi il territorio. La sfida è lanciata.