«Tragedia di piazza San Carlo: condannata la sindaca Appendino. Ma poteva prevedere tutto ciò?»
Il corsivo di questa settimana, a firma di Francesco Sapia, ritorna sui fatti di Torino del 3 giugno 2017 quando durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid morirono due donne
La Sindaca di Torino Chiara Appendino è stata condannata, in primo grado, ad 1 anno e 6 mesi per disastro, omicidio e lesioni colpose. I fatti si riferiscono al 3 giugno del 2017 quando decise di trasmettere su un maxi schermo, in piazza San Carlo, la finale di Champions League Juventus – Real Madrid.
A causa di un tentativo di furto di una banda di quattro rapinatori, armati di spray urticante, condannati in appello per omicidio preterintenzionale, si creò un fuggi fuggi generale che portò alla morte di due donne.
Ora le sentenze si rispettano, ma si possono anche commentare.
Lasciando intatto il rispetto per le vittime e per il dolore delle famiglie, io mi chiedo: “Poteva la Sindaca prevedere tutto ciò? Poteva annullare la trasmissione della partita di una delle due squadre cittadine che arrivava in finale? Era senz’altro un divertimento da offrire ai cittadini e poteva essere un modo per tenere tranquilli i tifosi.
Va bene che i sindaci non devono sottrarsi alle responsabilità, va bene che sono la prima autorità in materia sanitaria, di ordine pubblico ecc…ma ciò mi sembra troppo. Se consideriamo poi che spesso si vedono annullare atti dettati da ragioni di urgenza dai Tribunali Amministrativi; se consideriamo che vengono lasciati da soli ad affrontare i problemi dei cittadini ed alcune emergenze gravi come possono essere le pandemie, le chiusure di ospedali, i disastri idrogeologici e naturali, capiamo bene come il loro sia diventato un ruolo molto delicato e rischioso.
Secondo me un paese normale, una discussione seria e approfondita sul ruolo, i rischi e le responsabilità dei sindaci prima o poi dovrebbe affrontarla.
Immagine di copertina tratta da torinoggi.it