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Lungro, il Vicesindaco replica alla minoranza

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LUNGRO - Di seguito riportiamo la replica del Vicensindaco del comune di Lungro, Alfonso Mele, alla nota della minoranza che segnalava alcune «gravi violazioni delle regole sul funzionamento dell'organo consiliare».

Mi duole constatare, scoprendo l'acqua calda, che la narrazione degli eventi, specie unidirezionale e fatta sui social, presenta come sempre interpretazioni soggettive che puntano ad una sola cosa, ottenere consenso e dipingere come mostri la controparte.
Ieri in consiglio comunale ho voluto fare un intervento a margine delle comunicazioni del sindaco per fare i miei auguri alla comunità ed alla neo eletta consigliera regionale Santoianni.
Nessuna intenzione di delegittimare un risultato elettorale importante e legittimo, ho anche  espresso la mia sincera convinzione che la consigliera Santoianni possa fare un ottimo lavoro nel ruolo che le é stato conferito.
Il mio intervento come detto, nel rispetto del consiglio comunale e dei cittadini portava ad una riflessione politica su quanto accaduto e sulle ripercussioni che potrà avere nel futuro del nostro paese, poiché é evidente che la sinistra lungrese alla quale mi sento di appartenere, ha subito una disfatta clamorosa alle ultime elezioni regionali anche come conseguenza della scelta legittima da parte della consigliera Santoianni di schierarsi con la destra regionale.
Scelta che personalmente non farei, ma che ho ribadito e ribadisco essere legittima (nessuna accusa,  nessun giudizio personale).
La mia riflessione parte anche dal fatto che alle scorse elezioni comunali sono stato additato di aver tradito i principi della sinistra, addirittura di aver tradito la mia famiglia, avendo come controparte politica una lista e soprattutto una capolista sostenuta dal PD lungrese.
Volevo solo esprimere il mio parere su una questione che riguarda le sorti politiche future della nostra comunità facendo un passaggio su uno slogan che é stato urlato nella precedente campagna elettorale, riprendendo una usanza storica delle liste di sinistra del passato, ovvero il "Lungro é rossa e rossa resterà" oltretutto da parte di un esponente dell'attuale minoranza che non rappresentava di certo la sinistra lungrese.  
Ho ironizzato sul fatto che avendo sentito quello slogan mi era venuta voglia di passare alla lista avversaria (ironia appunto, maledetta ironia).
Mentre parlavo, essendo ancora allo stadio preliminare del mio intervento, venivo invitato in maniera energica a non continuare a parlare di un argomento che evidentemente non era di particolare gradimento, sebbene lo ripeto il mio fosse un intervento ai margini delle comunicazioni del sindaco, nella sede della democrazia del nostro paese.
É prassi e consuetudine utilizzare il momento delle comunicazioni del sindaco per discutere.
Già in passato la minoranza é intervenuta ai margini dell'intervento del Sindaco, anche su questioni non politiche, ma nessuno si é minimamente sognato di togliere la parola o ancor peggio di abbandonare il consiglio, anzi, è sempre stato unanime il sentimento di non utilizzare i social e dibattere nella sede istituzionale,  sentimento che si è fermato ieri, preferendo i social e i grandi comunicati al dibattito.
Seppur con dispiacere, poiché impossibilitato a completare il mio ragionamento, pronto ad ascoltare il parere della controparte, avrei smesso il mio intervento, senza necessità di arrivare all'abbandono dell'assemblea, prassi che ormai sta diventando un metodo.
Nessun insulto, nessuna delegittimazione, nessuna mancanza di rispetto per l'eletta e per quello che lei ha chiamato il "suo" elettorato, solo un tentativo di intavolare una discussione trasformatasi in pochi minuti in un evento facebook  (ah mannaggia sto facebook, post uscito quando ancora era in corso il consiglio comunale ) e giornalistico (neanche avessi fatto del male a  qualcuno, in pochi minuti ero su metà dei giornali di Calabria ed ora che sono famoso, sono felice).
Il consiglio sarebbe continuato sui punti importantissimi all'ordine del giorno che invece sono stati affrontati senza  la presenza della minoranza che avrebbe dato il giusto contributo alla discussione democratica, ma il problema oggi era l'attacco politico alla persona, non l'acqua che non riusciamo a garantire ai cittadini come vorremmo, il problema era sentire un parere scomodo (nessuna pretesa di aver ragione o essere nel giusto) piuttosto che discutere, preferendo non farmi concludere e imbavagliando un'opinione.
Solo qualche mese fa (il tutto é agli atti del consiglio) un consigliere di minoranza  ci ricordava durante un'assemblea cittadina, che ognuno è libero di esprimere la propria opinione in democrazia, ma a quanto pare l'idea di democrazia é soggettiva.
Esco molto dispiaciuto e deluso da questa vicenda, ma tutto passa, quello che é certo, imitando Benigni che in un suo film diceva "se vai a Palermo non toccare le banane", da oggi se capiti a Lungro non dire mai che Lungro è stato anche un paese di sinistra.
Colgo l'occasione per augurare a tutti un sereno 2026 all'insegna di un mondo migliore 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.