Un ideale abbraccio, il più bello d'Italia, quello in cui si sono strette Corigliano e Rossano grazie all'esito referendario di domenica scorsa. Questa la metafora utilizzata da Gioventù Nazionale per esprimere soddisfazione e ringraziare i tanti giovani che hanno raccolto l’appello di votare SI. E, soprattutto, di andare a votare comunque. Perché gli indifferenti non hanno mai fatto la storia, probabilmente non l’hanno neanche mai capita. La speranza è stata più forte della rassegnazione in una zona della Calabria depauperata e sulla via della desertificazione. Crediamo che il desiderio dei giovani di darsi e di dare un’altra possibilità a questa terra sia stato determinante sull’esito del
referendum. Ecco! probabilmente è davvero questa la chiave di lettura, la voglia di ridarle dignità, la pretesa del diritto a non emigrare, l’entusiasmo di tentare ancora.
Gioventù nazionale, fusione spontanea e votata dal basso
Dopotutto, i ragazzi di Corigliano e Rossano la Fusione l’hanno iniziata con largo anticipo, ormai è diverso tempo che la nostra generazione, e non solo la nostra, condivide tanti, diversi e variegati aspetti della vita corrente. Sono anni che guardare dall’altro lato della strada è un po’ come guardarsi allo specchio poiché in fondo la nostra Fusione è una fotocopia in miniatura della nostra Nazione,
mille tradizioni, mille chiese, mille vicoli, un solo Popolo, il Popolo italiano. Non staremo a guardare, no! Tutti noi giovani avvertiamo la responsabilità morale e politica di questo passaggio storico alla
città di Corigliano – Rossano e vogliamo essere i protagonisti di oggi e di domani, a conti fatti il futuro appartiene a noi più che a chiunque altro.
La Fusione tra Corigliano e Rossano è stato l’abbraccio più bello d’Italia! Perché votata dal basso, perché libero e spontaneo, ma
soprattutto per il sussulto di riscatto che rappresenta. Adesso prendiamoci per mano e puntiamo insieme verso l’uscita da questo stallo, un cammino che oggi fa un po’ meno paura. Domani magari non sarà poi così meglio, ma nessuno potrà rimproverarci di non averci provato.