Grande soddisfazione a Catanzaro, un po’ meno a Cosenza e Reggio Calabria. L’esito della redistribuzione dei fondi alle università segna un aumento per la Magna Graecia e cali, anche se contenuti, per l’Unical e la Mediterranea. Lo sanciscono i decreti ministeriali 585 e 587 relativi al Costo Standard e al Fondo di Finanziamento Ordinario 2018. Per l’ateneo di Catanzaro l’incremento positivo è pari a +3,84% (da 39,7 a 41,3 milioni); Cosenza scende da 88,5 a 87,9 milioni (- 0,65%) e Reggio Calabria segna un -1,21% (da 26,3 a 26 milioni). Il trend positivo dell’ateneo catanzarese va avanti da diversi anni; l’Umg si colloca ai primi posti tra gli atenei Italiani in termini di crescita. «Ciò rappresenta – afferma il rettore Giovambattista De Sarro – un’ulteriore testimonianza della qualità scientifica e didattica della nostra università, considerato che la ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario tra le università statali è effettuata, dal ministero dell’Università, tenendo conto della quota base, dell’intervento perequativo e della quota premiale. Il risvolto positivo di questi eccellenti risultati si concretizzerà in maggiori risorse economiche per la nostra Università che così potrà aumentare la quota di investimento finanziario destinata ai servizi per gli studenti e ai giovani talenti calabresi. L’ateneo si è già dotato di un Tavolo anatomico, nonché è stato istituito un Centro di simulazione all’avanguardia di cui solo pochi atenei sono dotati e questi sono solo alcuni esempi degli interventi di eccellenza realizzati a favore della comunità accademica». «La predetta mission – dice ancora De Sarro –, peraltro, è in linea con i parametri ministeriali che da quest’anno, come afferma lo stesso ministro dell’Università, mettono al centro gli studenti, la loro possibilità di accesso ai percorsi universitari anche in contesti economicamente svantaggiati e dove i collegamenti con le realtà accademiche sono più difficili. Per tale ragione il Miur è intervenuto sull’effetto “perequativo”, accrescendo i fondi agli Atenei nei quali sono presenti gli studenti con i redditi in media più bassi o con difficoltà a raggiungere, a causa di trasporti meno efficienti e difficoltà logistiche, le aule dove seguire le lezioni». Il rettore continua analizzando l’incremento della quota premiale, «che è aumentato sia per effetto del risultato positivo della Vqr, indicatore della qualità della ricerca, sia per effetto delle politiche di reclutamento condotte dall’Ateneo nonché per la valorizzazione dell’autonomia responsabile degli atenei. Tutti dati che premiano l’impegno costante profuso da tutte le professionalità presenti in ateneo».
(fontecorrieredellacalabria.it)