La felicità come sottrazione: riflessioni, arte e spettacolo A Co-Ro per la presentazione del libro di Mazzei
Grande partecipazione all'evento che ha animato ieri sera la Cittadella dei Ragazzi. Un vero e proprio spettacolo nel quale diversi linguaggi hanno dialogato assieme in una serata che ha avuto protagonista l'arte in tutte le sue forme
CORIGLIANO-ROSSANO - Momenti carichi di emozioni, riflessioni profonde e stupore. Questo ha regalato l'evento che si è tenuto ieri, sabato 21 dicembre, presso la Cittadella dei Ragazzi di Corigliano-Rossano. In tantissimi sono accorsi per la presentazione del libro di Alessandra Mazzei "La stanza, la ghianda e la felicità", pubblicato da conSenso Publishing. Presenti anche molti giovani, studenti ed ex studenti che con la loro presenza hanno confermato ammirazione e affetto per la loro stimata professoressa.
Chi si aspettava una semplice presentazione di un libro è rimasto piacevolmente stupito da quello che è stato un vero e proprio spettacolo nel quale diversi linguaggi, da quello pittorico a quello teatrale, da quello letterario a quello della danza, hanno dialogato assieme in una serata che ha avuto protagonista l'arte in tutte le sue forme.
L'iniziativa, promossa con il patrocinio del Comune di Corigliano-Rossano, si è articolata in diversi momenti. Tutto ha avuto inizio con il talk, condotto da Marco Le Fosse, direttore de l'Eco dello Jonio, che ha consentito al pubblico di conoscere il contesto nel quale è stata scritta quella che è stata definita come «un'opera di resistenza, nata nel silenzio forzato della pandemia. Un silenzio che l'autrice ha saputo trasformare in parola viva, in pensiero che si fa umanità».
L'autrice, Alessandra Mazzei, per spiegare la genesi della sua opera, ha affermato: «Così come si insegna per imparare, si scrive per curarsi»; ha poi ringraziato gli allievi presenti dicendo che «tante pagine sono nate anche dal confronto con loro». Un'opera nata per rispondere all'esigenza «di trovare qualcosa di positivo nonostante il "tempo sospeso"... Di riscoprire il proprio daimon interiore che ci dà la spinta a migliorarci. Una riflessione che ha fatto emergere quanto la "felicità" sia più vicina al togliere che non all'aggiungere».
Al dibattito ha preso parte anche Giovanni Pistoia, vicesindaco di Corigliano-Rossano, che si è soffermato sull'importante ruolo della lettura dal punto vista sociale «anche nel dare speranza e felicità alle nuove generazioni». Per Anna Salvo, professoressa di Psicologia dinamica all'Unical, il libro di Mazzei «è un'opera nata in un periodo cupo, che tagliava molti ponti relazionali. Nonostante questo, Alessandra ha trovato una "capacità di respiro" proprio grazie a quelle pagine». La pittrice Eliana Noto, illustratrice del libro, ha raccontato la genesi dei quadri che hanno tradotto in immagini e colori i temi dell'opera: «Una pittura emozionale astratta, con la quale ho cercato di tradurre e filtrare il pensiero di Alessandra in colori». Ha chiuso il dibattito Giuseppe F. Zangaro, direttore editoriale di conSenso publishing, che ha affermato che «questo testo può essere usato come guida da chi non ha ancora affrontato alcune fasi della vita. Un'opera fatta con cura e attenzione».
Ma, come annunciato, la serata ha dato spazio anche alla danza e al teatro. La performance artistica "Oltre la stanza", a cura della Scuola delle Arti "Maros in Teatro" e con coreografie di Alice Celestino, ha incantato i presenti. Uno spettacolo ricco, con riflessioni profonde, frammenti di testo letti e recitati, parallelismi tra grandi classici del passato e tragedie del presente, movimenti fluidi e grandi emozioni. Le immagini realizzate dalla pittrice Eliana Noto, sono state anche proiettate anche durante lo spettacolo divenendone parte integrante. Un appuntamento che è stato in grado di intrecciare educazione, psicopedagogia, arte e partecipazione. Un evento culturale che ha sicuramente arricchito quanti vi hanno preso parte.