A Mormanno torna “Perciavutti”: tre giorni di vino, tradizioni e comunità nel cuore del Pollino
Dal 6 all’8 dicembre il borgo si trasforma in un festival diffuso tra cantine aperte, sapori autentici, riti collettivi e la grande narrazione del vino calabrese
MORMANNO – Ci sono eventi che non sono semplici appuntamenti sul calendario, ma riti collettivi che una comunità attende, custodisce e rinnova. “Perciavutti”, a Mormanno, è uno di questi. Una festa che non somiglia a nessun’altra, perché in tre giorni racchiude l’identità profonda del Pollino, l’arte del vino nuovo e la magia di un borgo che ogni anno si riaccende di profumi, voci e tradizioni.
Dal 6 all’8 dicembre 2025 il paese apre le porte alla XXI edizione della manifestazione, pronta a richiamare migliaia di visitatori tra vicoli, vuttari, piazzette e cantine, in un percorso fatto di memoria e sapori. Qui il vino non è solo degustazione: è cultura, territorio, comunità.
La rassegna si arricchisce quest’anno del progetto “Terra di Vigna. Calici nel Pollino”, curato dalla Condotta Slow Food Valle del Mercure-Pollino, che trasformerà la Galleria D’Alessandro in un grande salotto del vino calabrese. Cantine, tecnici, istituzioni, artigiani e sommelier daranno vita a un racconto corale sulla crescita della viticoltura regionale, oggi più riconosciuta che mai per coraggio, qualità e autenticità.
«Vogliamo riportare il vino al centro del dialogo con le comunità, come espressione del paesaggio e delle persone che lo abitano» spiega Teresa Maradei, Presidente della Condotta Slow Food. «La Calabria del vino è matura: Perciavutti serve a mostrarlo».
Fondamentale, anche quest’anno, il sostegno della Regione Calabria e dell’Arsac, impegnate nella tutela della biodiversità, nella ricerca agronomica e nella valorizzazione delle produzioni autoctone.
Il cuore della festa resta il centro storico. Nei quartieri Costa, Casalicchio, Torretta e Capo Lo Serro le antiche cantine si aprono per la tradizionale spillatura del vino nuovo, usanza che affonda le radici nelle comunità contadine del Pollino. Accanto al vino, una selezione di sapori che raccontano il territorio: il bocconotto mormannese, la lenticchia, i salumi del Pollino e i dolci delle festività.
Dietro l’evento c’è un lavoro monumentale, fatto di associazioni, istituzioni e quasi 300 volontari che da mesi collaborano per garantire accoglienza e qualità.
«Perciavutti è il simbolo della nostra identità» afferma il sindaco Paolo Pappaterra. «Per tre giorni Mormanno si apre al mondo, mostrando il cuore autentico del Pollino».
Il consigliere comunale al Turismo, Flavio De Barti, sottolinea il valore del lavoro condiviso: «Ogni cantina, ogni quartiere, ogni atmosfera è il risultato di un impegno collettivo che unisce diversi mondi».
Per Marcello Perrone, presidente dell’Associazione Comunalia, «la forza dell’evento è la partecipazione. Perciavutti è la nostra casa aperta: un invito a condividere vino, tradizioni e comunità».
Tra degustazioni, talk, spettacoli musicali, il Palio delle Botti e gli spazi dedicati alle eccellenze del territorio, “Perciavutti” si conferma uno degli eventi più attesi dell’inverno calabrese. Un viaggio che unisce il piacere del vino alla scoperta di una cultura millenaria, preservata e raccontata con passione.
Un'occasione per vivere il Pollino nella sua veste più autentica, tra tradizione, convivialità e l’orgoglio di una comunità che continua a credere nella forza delle proprie radici.