Archeologia del femminicidio: un viaggio nel tempo per riflettere sul presente
I Parchi archeologici di Crotone e Sibari e nei Musei Nazionali di Matera, dal 20 al 25 novembre, promuovono un ciclo di incontri ed iniziative di valorizzazione dedicate alla figura femminile nel mondo antico
SIBARI – La violenza di genere attraversa i secoli e anche l’archeologia può farsi strumento di consapevolezza. Con il titolo “Archeologia del femminicidio”, i Parchi archeologici di Crotone e Sibari, in collaborazione con i Musei Nazionali di Matera, promuovono un ciclo di incontri e iniziative di valorizzazione dedicate alla figura femminile nel mondo antico, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’iniziativa prenderà il via giovedì 20 novembre alle ore 17.00 al Parco archeologico della Sibaritide, con il secondo appuntamento dei Giovedì del Direttore. Il dialogo, intitolato “Archeologia del femminicidio: l’antica Roma”, vedrà protagonisti Filippo Demma, Direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari e Direttore dei Musei Nazionali di Matera e della Direzione Musei Nazionali Basilicata, ed Elisa Mancini, funzionaria archeologa dei Musei Nazionali di Matera e una delle autrici del volume “Femminicidio e violenza di genere nell’antica Roma” (ed. DiELLE), a cura di Marina Lo Blundo. A moderare sarà Antonio Gioiello, Presidente dell’Associazione Mondiversi ETS – Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano Rossano.
Lo stesso talk, aperto al pubblico, sarà replicato venerdì 21 novembre alle ore 20.30 nella Sala conferenze di Palazzo Lanfranchi, sede dei Musei Nazionali di Matera. Durante la serata di valorizzazione sono previste, tra le sale del museo, brevi visite guidate sul tema “Soggetti al femminile, sorprendenti biografie di sante martiri, dettagli apparentemente trascurabili o difficili da interpretare, per scoprire quanto il tema sia presente nella storia dell’arte e come sia stato trattato nei secoli scorsi dagli artisti, quasi sempre uomini”. L’ingresso sarà a pagamento, fino alle 23.30.
Il ciclo si concluderà martedì 25 novembre, giornata simbolo contro la violenza sulle donne, con le “Illustrazioni sul tema”: brevi visite guidate dalle 17.00 fino alla chiusura presso il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide e il Museo Archeologico Nazionale di Crotone. I percorsi, a ingresso gratuito, offriranno una riflessione sulla rappresentazione della donna nell’antichità, grazie al personale e ai collaboratori dei musei.
Nei Musei Nazionali di Matera, sempre il 25 novembre dalle 17.00 alle 19.00, si terranno analoghe visite guidate brevi dedicate ai reperti della collezione archeologica del Museo Ridola – attualmente nella sua sede temporanea – con approfondimenti sulla figura femminile nell’antichità. A completare il percorso, i reperti della collezione etnografica racconteranno invece il ruolo della donna nella prima metà del Novecento.
Al centro dell’intero progetto un messaggio forte, che arriva direttamente dalle parole del Direttore Filippo Demma: «L’archeologia non racconta solo la bellezza e la grandezza del passato, ma anche le sue ombre. Attraverso i reperti e le testimonianze materiali possiamo comprendere come la violenza di genere abbia radici antiche e come, da quel passato, possiamo trarre strumenti di consapevolezza per cambiare il presente. La cultura ed i musei hanno il dovere di farsi parte attiva di questo percorso. Questa iniziativa, che unisce idealmente Calabria e Basilicata, vuole costruire un ponte tra territori e storie, offrendo al pubblico un’occasione di confronto e di crescita condivisa».
Con questo progetto comune, i Parchi Archeologici di Crotone e Sibari e i Musei Nazionali di Matera riaffermano il proprio ruolo di presìdi culturali e sociali, capaci di tradurre la conoscenza in dialogo e partecipazione attiva. Tre appuntamenti per guardare al passato con occhi consapevoli e comprendere quanto ancora il presente abbia bisogno di memoria, cultura e rispetto.