Il dolore delle donne di Gaza raccontato nel chiostro di San Bernardino
Una serata intensa di letture e riflessioni a Corigliano-Rossano, ispirate al libro di Umberto Romano “Palestina Diario di Guerra”. Atmosfera suggestiva e grande partecipazione per un evento che ha dato voce alle sofferenze del popolo palestinese

CORIGLIANO-ROSSANO - «Mi basta morire sulla mia terra, essere sepolta in essa, sciogliermi e svanire nel suo suolo e poi germogliare come un fiore colto con tenerezza da un bimbo del mio paese». Con queste parole, cariche di dolore e di speranza, si è aperta la serata ospitata nel chiostro di San Bernardino e dedicata al tema del dolore delle donne di Gaza.
Un evento di grande intensità emotiva, nato dall’impegno di Umberto Romano, che con i suoi scritti e le sue pitture continua a dare voce agli ultimi e a sensibilizzare sulla tragedia che da decenni attraversa la Palestina.
Le letture e le testimonianze, recitate ad alta voce, hanno restituito con forza l’esperienza quotidiana delle donne palestinesi, costrette a vivere tra macerie, paura e resistenza. La cornice mistica del chiostro, nella serata di venerdì 19 settembre, ha reso ancora più suggestiva l’atmosfera, trasformando lo spazio in un luogo di memoria e consapevolezza.
La performance ha preso vita dalle pagine del libro di Romano “Palestina Diario di Guerra”, edito da La Mongolfiera di Giovanni Spedicati. Con la sua nota passione, l’autore ha curato la regia della serata, accompagnando le interpreti, avvolte nel kefiah palestinese, in un percorso di parole e immagini che ha commosso i presenti.
La conclusione ha visto i saluti dei responsabili delle associazioni aderenti e l’intervento incisivo del vescovo emerito Don Franco Milito. Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’amministrazione comunale per il patrocinio e alle forze dell’ordine per la vigilanza.
Una serata che ha intrecciato arte, fede e impegno civile, lasciando nel cuore dei partecipanti un seme di consapevolezza e solidarietà.