A Santa Sofia d'Epiro inaugurata la nuova sezione dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano
La serata è stata anche l'occasione per la presentazione dell'ultimo lavoro di Ferraro "Giornali prigionieri. La stampa di prigionia durante la Grande guerra"

SANTA SOFIA D'EPIRO - Un evento di cultura ha soffiato forte a Santa Sofia d'Epiro con l'inaugurazione ufficiale della nuova sezione dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano-Comitato provinciale di Cosenza. L'evento, tenutosi in una serata densa di significato, ha acceso i riflettori sull'importanza della storia come strumento vitale per la valorizzazione dei borghi.
L'onore di tagliare il nastro è spettato al direttore dell'Istituto, il professore Giuseppe Ferraro. Insieme a lui, il sindaco di Santa Sofia d'Epiro, l'avvocato Daniele Atanasio Sisca, e l'assessore alla cultura, la dottoressa Maria Teresa Conte, hanno sottolineato l'importanza strategica di questa nuova sezione per il territorio.
Durante la cerimonia, è emerso con forza un messaggio chiaro: la storia non è solo un racconto del passato, ma un motore per il futuro. In un'epoca in cui i piccoli centri dell'entroterra si confrontano con la sfida dello spopolamento, la creazione di un polo culturale come l'Istituto per la storia del Risorgimento rappresenta un segnale forte e positivo. Valorizzare le radici storiche di un borgo significa rafforzare l'identità della sua comunità, attrarre visitatori e, in ultima analisi, creare nuove opportunità di sviluppo.
Il professore Ferraro ha ribadito come la storia del Risorgimento sia intrinsecamente legata alle vicende dei singoli paesi, e come la ricerca e la divulgazione possano contribuire a riscoprire tesori nascosti e a tessere nuove narrazioni per il futuro dei borghi.
La serata è stata anche l'occasione per la presentazione dell'ultimo lavoro del prof. Ferraro, "Giornali prigionieri. La stampa di prigionia durante la Grande guerra", edito da Donzelli. Un'opera che, attraverso la narrazione della stampa nei campi di prigionia austro-ungarici e tedeschi, evidenzia il ruolo della comunicazione e del pensiero libero anche nelle condizioni più difficili e getta una luce nuova su un periodo storico cruciale che ha avuto strascichi geopolitici fini ai giorni nostri.
Numerosa la compagine dei membri dell’IRSI che hanno partecipato all’evento. Tra questi Il professore e giornalista Adriano Mazziotti (corrispondete territoriale di San Demetrio Corone ISRI-Cs): con il suo intervento sul Risorgimento calabrese ha saputo coinvolgere il pubblico con il suo stile incisivo; la prof.ssa Mariagiusy Cirelli corrispondente territoriale dell’ISRI per la sezione di Santa Sofia d’Epiro e la dott.ssa Costantina Bellucci corrispondente territoriale di San Demetrio Corone.
Un momento particolarmente toccante e significativo è stato il reading curato con grande sensibilità dalla dottoressa Costantina Bellucci e dal dottor Ernesto Trotta, i quali hanno saputo restituire, con minuzia e passione, alcuni estratti del volume non solo in italiano ma anche in lingua arbëreshë. Questa scelta non solo ha omaggiato la ricca tradizione culturale di Santa Sofia d'Epiro, ma ha anche creato un ponte ideale tra passato e presente, tra Risorgimento italiano e identità arbëreshë, rafforzando il legame tra storia nazionale e storia locale.